L’indagine salone.SRI-Assofondipensione ha coinvolto 25 fondi aderenti all’Associazione, rilevando come il 75% valuti la ESG Identity del gestore nel processo di selezione. Per l’82% il fattore ESG più importante è il Sociale.
La ESG Identity degli asset manager assume un ruolo centrale nella selezione, effettuata dai fondi pensione, della controparte a cui affidare la gestione dei propri investimenti. Il dato emerge da un sondaggio condotto da ET.Group - The ESG knowledge company, think tank specializzato in sostenibilità e ideatore del salone.SRI, e Assofondipensione. L’indagine, che ha coinvolto 25 fondi pensione aderenti all’Associazione dei fondi pensione negoziali, ha rilevato come il 75% dei fondi interrogati valuti appunto la ESG Identity del gestore nel processo di selezione. Proporre la sola offerta di prodotti ESG non è più sufficiente: “Quest’ultima – si legge in una nota – deve essere accompagnata da un parallelo sforzo per allineare alle migliori pratiche di sostenibilità la struttura interna”. Il concetto di ESG Identity, sottolineano gli autori della ricerca, raggruppa l’insieme degli elementi distintivi di un soggetto, a partire dalla struttura organizzativa (la governance) per arrivare alla coerenza e alla consistenza ESG dell’offerta al mercato, passando per le modalità con cui il soggetto pensa (la cultura aziendale ESG) e si impegna sul fronte sostenibile (il suo scopo ESG).
Altri risultati della survey
La survey rileva, inoltre, come la totalità dei fondi che effettuano una profilazione ESG dei gestori prenda in esame il know-how interno di questi ultimi, ossia la presenza o meno di un team di analisi ESG. Tra i fondi che hanno un processo di profilazione dei gestori, il 62% analizza l’offerta complessiva, mentre poco più della metà degli stessi si concentra anche sull’attività di engagement delle potenziali controparti.
Sul fronte dei singoli fattori ESG, l’82% dei fondi pensione che hanno definito una policy di investimento ESG, dà un’importanza maggiore agli aspetti sociali, quelli ambientali sono invece sottolineati dal 64% dei rispondenti, in calo rispetto ai due anni precedenti; lo stesso vale per la governance, scesa al 27 per cento. “I risultati della survey evidenziano in maniera chiara l’accresciuta attenzione dei fondi pensione negoziali alle tematiche ESG, attraverso l’adozione di strategie di policy specifiche sugli investimenti, con particolare focus agli aspetti sociali (S)”, afferma Salvatore Casabona, segretario di Assofondipensione. Casabona sottolinea inoltre la più diffusa valutazione dell’identità ESG dei gestori finanziari “con la consapevolezza che l’integrazione dei fattori ESG nei processi di investimento consente di gestire più efficacemente il rischio”.
Le indagini in vista del salone.SRI
Questa indagine è la prima di una serie di rilevazione che ET.Group presenterà in vista della VII edizione del salone.SRI. Nell’edizione 2021 l’evento ha visto la partecipazione di 36 asset manager, oltre 50 relatori e 900 visitatori unici (inclusi quelli digitali). Per l’edizione di quest’anno ET.Group - The ESG knowledge company ha deciso di portare da una a due le date che animeranno il Palazzo delle Stelline di Milano il 14 e 15 novembre prossimi e di far sbarcare il salone.SRI anche a Roma. Il 21 ottobre si terrà infatti presso la sede capitolina dell’Università Cattolica (partner dell’iniziativa) un meeting che coinvolgerà investitori istituzionali, asset manager e docenti del Master in Finanza Sostenibile di ALTIS - Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica.
FundsPeople sarà media partner dell’evento a cui è possibile registrarsi gratuitamente sul sito www.salonesri.it. Per maggiori informazioni vai all'appuntamento nella nostra sezione eventi.