Al via la prima private bank italiana, si chiamerà Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking ed è frutto dell’accorpamento tra Banca Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking. Presidente sarà Matteo Colafrancesco e Paolo Molesini l’AD.
Dal 1° luglio arriva sul mercato la prima private bank italiana. Si chiamerà Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking o, più brevemente, Fideuram SpA, ed è frutto dell’accorpamento tra Banca Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking. L’obiettivo, a questo punto, è quello di acquisire un altro partner che faccia da supporto, con ogni probabilità estero. Il gruppo ha in mente parecchi progetti. Quello della quotazione, che non pare avverrà in un futuro immediato, ma che lo stesso Carlo Messina, AD di Intesa Sanpaolo, non ha certo escluso. E sta lavorando su progetti molto concreti: puntare forte sulla consulenza, acquisire nuovi banker, fare molta formazione anche e soprattutto attraverso la tecnologia. La nuova struttura avrà infatti l’obiettivo di servire il segmento di clientela di fascia alta (private e high net worth individual).
L’idea è di accrescere il valore attraverso l’aumento della redditività delle masse gestite, grazie all’evoluzione della gamma dei prodotti e delle modalità di offerta, con particolare focalizzazione sui prodotti ad alto contenuto di servizio, oltre all’introduzione di schemi remunerativi innovativi. I motori si stanno scaldando tanto che la nuova realtà darà il via a un’intera riorganizzazione delle società del risparmio gestito interne al gruppo oltre ad avere una rete ad hoc per la clientela private e sette boutique finanziarie. Per quanto riguarda il nuovo assetto manageriale, il presidente sarà Matteo Colafrancesco (nella foto) mentre l’amministratore delegato sarà Paolo Molesini. A far dormire sonni poco tranquilli alle risorse umane, però, sono le fuoriuscite in vista, alla luce del piano di riorganizzazione in atto.