Il fondo che fa dormire sonni tranquilli

Resiliente, eclettico, affidabile. Così i gestori Matthew McLennan e Kimball Brooker, Jr. definiscono il First Eagle Amundi International Fund. “La filosofia di investimento è basata su una disciplina buy & sell implementata in modo rigoroso, da ciò discende un comportamento del fondo facile da comprendere e piuttosto stabile e comprensibile nel corso del tempo. 

Pur offrendo un profilo rischio/rendimento attraente nel lungo periodo, un’altra conseguenza del nostro stile di investimento è che tendiamo a essere contrarian, specialmente quando i mercati sono guidati da emotività eccessiva. In ultima analisi la pazienza è un elemento chiave della nostra filosofia di investimento. Mentre i mercati nel breve periodo potrebbero agire come se fossero uno strumento di votazione, nel lungo periodo agiscono di più come se fossero una bilancia perché i fondamentali diventano il driver più importante per i corsi azionari. Di conseguenza, sebbene nel breve periodo la nostra performance possa talvolta non essere attrattiva, nel lungo periodo siamo stati capaci storicamente di realizzare rendimenti ponderati per il rischio da ‘primi della classe’. 

Pertanto è importante che i clienti condividano il nostro orizzonte di lungo periodo nel momento in cui valutano di investire con noi. Più pazienti sono, più tendono a essere soddisfatti. Molti dei nostri clienti di lunga data ci chiamano i gestori il cui fondo fa dormire tranquilli”. Infatti il First Eagle Amundi International Fund non è gestito con un obiettivo specifico di performance o volatilità. In ogni caso, una caratteristica storica della filosofia di investimento del fondo è che tende ad avere un comportamento relativamente stabile e prevedibile. 

Per quanto concerne i rendimenti, il portafoglio ha un consolidato track record (20 anni per il fondo e 37 anni per la strategia di investimento sottostante) di resistenza durante i periodi di stress di mercato. A fronte di una partecipazione significativa alla crescita del mercato il fondo per contro dovrebbe sempre rimanere un po’ indietro durante scenari di mercato di crescita rapida o di bolla. Inoltre, First Eagle Amundi International Fund ha un profilo di volatilità del 30%-40% più basso di indici azionari globali come l’MSCI World. 

Semestre da montagne russe

I primi sei mesi del 2016 sono stati delle montagne russe per i mercati azionari globali. “A causa dell’aumento della volatilità dei mercati, si è verificato un aumento del numero di opportunità di investimento che sono negoziate a prezzi attrattivi, permettendoci così di sfruttare la liquidità. La diminuzione della quantità complessiva di liquidità e di strumenti ad essa equivalenti registrata nel 2015 è proseguita fino a metà febbraio. Dopo aver raggiunto il 12% nel momento in cui i mercati raggiungevano il minimo, il livello di liquidità ha seguito il trend crescente dei mercati fino a fine maggio arrivando a poco meno del 24%. 

Poiché la volatilità si è impennata con il Brexit siamo stati in grado di mettere a frutto una parte di liquidità, sia investendo nelle posizioni esistenti, sia inserendo alcune nuove posizioni in portafoglio. Di conseguenza la liquidità è scesa al 20% alla fine di giugno”.

Un portafoglio di successo

“Nello sfidante contesto attuale crediamo nel valore della scarsità e della resilienza. Le aziende su cui ci focalizziamo sono quelle che hanno la capacità di proteggere i loro flussi di cassa e i loro attivi contro i rischi che fanno i titoli dei giornali e contro i rischi che emergono all’improvviso. Queste sono le aziende che dovrebbero resistere a un contesto macroeconomico più difficile e continuare a performare bene nei prossimi anni – naturalmente se acquistate con un margine di sicurezza”.

Oltre al margine di sicurezza, che rappresenta il driver delle decisioni di investimento e i titoli legati all’oro, come potenziale assicurazione contro gli eventi di mercato estremi, “crediamo anche nella diversificazione come strumento potente per minimizzare il rischio di perdita di capitale permanente. Ecco perché tipicamente deteniamo 120-160 posizioni e nessuna di queste supera il 3% del portafoglio. Le nostre posizioni più importanti raramente superano il 2%. Cerchiamo anche di mantenere un’ampia diversificazione dal punto di vista geografico, industriale o della capitalizzazione di mercato”. 

Spiegano i gestori che “in First Eagle compriamo solo azioni che sono scambiate a prezzi che riteniamo offrano un adeguato margine di sicurezza. Lo sconto esistente tra la nostra stima del valore intrinseco dell’azienda ed il corso dell’azione è un potente alleato allo scopo di minimizzare il rischio di perdita permanente di capitale nel corso del tempo. Per identificare queste opportunità di investimento a sconto normalmente ci concentriamo su quei mercati azionari globali che sono momentaneamente ‘fuori moda’”. Inoltre, il team di ricerca dedicato spende un’enorme quantità di tempo all’analisi delle società, rielaborando i loro bilanci e valutando la qualità dei loro team manageriali in modo da stimare nella maniera più realistica possibile il loro valore intrinseco. I principali criteri di valutazione sono EV/EBIT, metriche di cash flow normalizzato ed anche il costo di sostituzione dei sottostanti asset reali. 

McLennan e Kimball Brooker ritengono che il successo dell’investimento nel lungo periodo possa essere realizzato attraverso la combinazione di una diligente ricerca del margine di sicurezza con un portafoglio altamente diversificato, gestito da persone che hanno il giusto temperamento per resistere in differenti condizioni di mercato. E concludono: “Essere umili, pragmatici e, ancor più importante, pazienti è fondamentale per costruire un portafoglio di successo laddove la sfera di cristallo nella migliore delle ipotesi è avvolta nella nebbia”.