Il mercato dei FIA, tra normative e opportunità

Foto di Stefano Petroni, Flickr, Creative Commons

Una due giorni di tavole rotonde e dibattiti con l’obiettivo di promuovere la discussione sullo sviluppo dei Fondi di Investimento Alternativi (FIA), organizzati da Assogestioni e Borsa Italiana con la partecipazione di istituzioni, autorità di regolamentazione e vigilanza e operatori del mercato. Agli Alternative Investment Funds Days 2020, sono tante le testimonianze sia sul fronte regolamentare che di produzione e distribuzione dei FIA.

Nella prima giornata, Assogestioni ha guidato la discussione sulle possibili evoluzioni della normativa di riferimento, dalla revisione della Direttiva Europea AIFM e del Regolamento Europeo degli ELTIF, alla possibile revisione dei FIA italiani riservati. Gli approfondimenti della giornata hanno riguardato l’iter di quotazione dei FIA chiusi sul mercato MIV e la fiscalità agevolata. Sono intervenuti i rappresentanti di Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, Consob, ESMA e MEF.

La seconda giornata, introdotta da Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, vede le testimonianze di produttori e distributori di FIA che, a partire dalle prime concrete esperienze, hanno contribuito a proporre riflessioni e possibili azioni a sostegno dello sviluppo di un mercato efficiente. Gli approfondimenti della seconda giornata si focalizzano sullo stato dell’arte della domanda e dell’offerta dei FIA, le prospettive future, le strategie di investimento a supporto dell’economia reale e le iniziative di investitori istituzionali di integrazione degli investimenti alternativi all’interno dei propri portafogli. Ampio spazio è stato dedicato alle prime esperienze di quotazione dei FIA e ai benefici intravisti da alcuni degli operatori concretamente al lavoro per una futura quotazione.

“Siamo certi che le due giornate siano utili per approfondire la discussione sulle migliori modalità per lo sviluppo dei Fondi di Investimento Alternativi che riteniamo, grazie alla loro flessibilità, adatti alla realtà italiana”, ha commentato Jerusalmi. “Abbiamo riscontrato un grande interesse, soprattutto sui FIA di tipo chiuso ed è proprio su questo tipo di strumenti che negli ultimi due anni Borsa Italiana si è impegnata per disegnare e costruire insieme ai partecipanti al mercato una microstruttura il più possibile adatta alla quotazione di questi strumenti finanziari, garantendo un maggior livello di trasparenza e dando la possibilità agli investitori target di poter approfittare delle opportunità che i FIA di tipo chiuso offrono”.

Eltif: un strumento più resiliente in fasi di stress mercato

Proprio sui FIA di tipo chiuso si è concentrato l’intervento di Francesco De Astis, responsabile Italian Equity di Eurizon. La casa di gestione infatti è stata la prima a lanciare sul mercato italiano un Eltif. “In base alla nostra esperienza possiamo dire che l’Eltif, ha mostrato di essere più resiliente in momenti di stress del mercato rispetto ai tradizionali fondi aperti” ha spiegato il manager. “Del resto è proprio nei momenti di forte correzione dei mercati che la partecipazione ad un fondo chiuso può fornire risultati più stabili, sottraendo l’investitore dall’essere influenzato nelle sue decisioni dalla volatilità di breve.” In merito alle scelte d’investimento l’esperto di Eurizon ha precisato: “Con il nostro Eltif puntiamo in particolare alle micro cap quotate. Un comparto che include titoli spesso poco seguiti dagli analisti, che richiedono un’attenta selezione, e di conseguenza impone la costruzione di forti competenze all’interno dei team di asset management.” Infine, De Astis ha analizzato l’impostazione settoriale “considerando l’ampio orizzonte temporale del prodotto abbiamo scelto un’impostazione settoriale volta a intercettare i trend prevalenti dei prossimi anni, gli stessi che saranno oggetto di particolare attenzione anche per il Next Generation EU. Tra questi i settori legati all’economia  circolare e all’healthcare dove si possono intercettare trend solidi e sostenuti da una domanda aggregata forte anche in tempi di crisi.  Importante anche il New Tech, un comparto che ha una portata molto ampia e include una serie di sub-settori come cloud computing, 5G, Internet of things, big data, cybersecurity, etc.  Settori e società che traggono vantaggio in questa fase di passaggio dell’off line all’on line, dalla necessità di operare in remoto, di una maggiore sicurezza informatica, ma più in generale dal processo di digitalizzazione delle aziende e, infine, per arrivare al settore dei networks (inteso come reti infrastrutturali) che dovrebbero beneficiare tra l’altro della futura programmazione economica dei governi”.

Incremento degli AuM

Dalle due giornate di discussione emerge un interesse comune di tutte le forze in campo con lo scopo di supportare il graduale incremento degli asset under management destinati all’investimento in economia reale con iniziative atte allo sviluppo dei FIA. Borsa Italiana e Assogestioni condividono l’impegno nello sviluppo di un efficiente mercato di quotazione dei FIA, capace di sostenere le esigenze di fundraising dei GEFIA, di distribuzione dei FIA e di possibile liquidazione anticipata dell’investimento. In particolare, la modalità di negoziazione ancorata al NAV varata sul segmento professionale del MIV di Borsa Italiana ha dimostrato, anche nel corso del 2020, di essere in grado sostenere la liquidazione anticipata degli investimenti, stimolando un maggiore allineamento tra i prezzi di mercato e il NAV dei FIA quotati, contenendo la volatilità degli strumenti.