Il mercato italiano piace. Parola degli ultimi player internazionali sbarcati in Italia

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foto: autor capsicina , Flickr, creative commons

Che per il risparmio gestito il momento sia fecondo lo dimostrano i numeri e diversi fatti. Tra questi l’arrivo in Italia di player internazionali, che sempre più numerosi si danno battaglia nel nostro territorio. L’ultimo, in ordine di tempo, è stata la T. Rowe Price, eccellenza USA, nata a Baltimora nel 1937, con 731,2 miliardi di patrimonio in gestione. L’ingresso sul mercato italiano rientra in un piano di espansione in Europa, con l’apertura di una branch ed un’offerta di 30 fondi di investimento autorizzati. Quotata dal 1986 a Wall Street, T. Rowe Price si focalizzata esclusivamente sulla gestione degli investimenti, offre strategie azionarie e obbligazionarie che coprono una molteplicità di asset class, regioni, settori e stili, ed è uno dei più grandi gestori di patrimoni previdenziali negli Stati Uniti. Con una cospicua partecipazione in Moncler, lo scorso giugno aveva superato la soglia del 2% in MPS. Ma il marchio ha scommesso, tra gli altri, anche su Intesa San Paolo, Eni e Mediaset. “L’Italia è un Paese interessante, nel quale T. Rowe Price intende creare valore nel lungo termine. È molto interessante per il risparmio gestito, ma è interessante soprattutto per i margini di crescita: secondo Banca d’Italia, ci sono 2.000 miliardi di risparmio ancora non gestito. Poi oggi abbiamo i titoli di Stato con i rendimenti ai minimi, e dopo il quantitative easing della Bce probabilmente saranno ancora più bassi. Insomma, i risparmiatori dovranno trovare altre soluzioni”, commenta Donato Savatteri, responsabile per l’Italia.

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