L'analisi di alcuni gestori internazionali sulla contrattazione di questa settimana. Passi in avanti sulle cripto grazie all'istituzionalizzazione dell'ETF.
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L'analisi di alcuni gestori internazionali sulla contrattazione di questa settimana. Passi in avanti sulle cripto grazie all'istituzionalizzazione dell'ETF.
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Il primo Exchange Traded Fund (ETF) che replica i future sui Bitcoin negli Stati Uniti ha iniziato a scambiare a Wall Street. Tutto ciò è stato possibile grazie al parere positivo della Securities and Exchange Commission (SEC). Un passo in avanti nell'ambito delle criptovalute.
Il fondo, ProShares Strategy Futures Bitcoin ETF, è gestito appunto dalla società Proshares che ha come obiettivo quello di permettere ai partecipanti al mercato di accedere all'universo del Bitcoin e di coprire e ottenere un'esposizione diretta al prezzo dello stesso.
Contestualmente per il Bitcoin questa è stata la settimana dei record continuando a segnare rialzi e arrivando a sfiorare i 66.000 dollari. FundsPeople a questo proposito ha raccolto l'opinione di alcuni specialisti di società internazionali sulle contrattazioni degli ultimi giorni riportando di seguito quale l'interesse da parte degli investitori, le opportunità future e le criticità che è possibile intravedere all'orizzonte.
Il dato più rilevante è probabilmente quello relativo all'istituzionalizzazione di questo tipo di strumento. Infatti, secondo l'analisi di Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia: "Il lancio dell’ETF sul Bitcoin di Proshares è stato molto significativo ed ha portato ulteriore slancio rialzista alle quotazioni della criptovaluta perché diventa sempre più istituzionalizzata entrando anche nei portafogli di investimento. Crediamo che la scelta della SEC di approvare il primo ETF sui futures sul Bitcoin possa lasciarci prevedere che seguiranno ben presto altri ETF sulla criptovaluta tenendo conto delle molteplici richieste fatte alla Consob americana negli scorsi mesi (come ad esempio quelle dei gestori VanEck e Valkyrie Investments, Invesco avrebbe all’ultimo ritirato la richiesta per inseguire altre offerte di prodotto). Riteniamo che il Bitcoin sia diventato sempre di più uno strumento finanziario alternativo a quelli tradizionali che anche i grandi investitori istituzionali potranno utilizzare nelle loro strategie di diversificazione del proprio portafoglio. Pensiamo che il bitcoin sia molto appetibile perché, nonostante sia un asset molto rischioso caratterizzato da forte volatilità, ha una bassissima correlazione rispetto agli altri asset finanziari. La nostra view nel breve è rialzista sul Bitcoin sulla scia della possibile approvazione di nuovi ETF basati sui future da parte delle autorità di vigilanza statunitensi".
1/4La strada verso l'approvazione di questo strumento era stata già spianata a inizio anno. "In qualità di società leader negli ETP sulle criptovalute, noi di 21Shares siamo molto felici che il mercato si stia espandendo anche negli Stati Uniti, ma non possiamo dire di esserne sorpresi. Infatti, non solo l’attuale presidente della SEC, Gary Gensler si era detto favorevole a un prodotto sul Bitcoin già dai primi mesi del 2021, ma soprattutto, l’istituzionalizzazione del Bitcoin è proseguita e i fondamentali del mercato delle criptovalute sono rimasti solidi, nonostante il calo che ha subito negli ultimi mesi a causa delle strette applicate dalla Cina. Questo è dimostrato dai dati di mercato in nostro possesso, i quali dimostrano che il numero di investitori istituzionali con posizioni lunghe sul Bitcoin è costantemente aumentato, a riprova che questa criptovaluta viene vista sempre più come una riserva di valore e sempre meno come un asset puramente speculativo" spiega Massimo Siano, head of Southern Europe di 21Shares. Il valore di questo tipo di asset class è sostenuto da caratteristiche molto attrattive "come la bassa correlazione con ogni altro asset e il fatto che non tende a svalutarsi nel tempo. Non è un caso che l’ETF lanciato sulla borsa americana il 19 ottobre 2021 abbia già registrato un rialzo del 4,85%, portando il sottostante a nuovi apici di prezzo. Sappiamo che è ancora molto presto per dare un giudizio su questo prodotto, ma anche se non dovesse avere successo, eventi come l’adozione del Bitcoin in El Salvador e l’apertura alle criptovalute di grandi società come Amazon e Tesla dimostrano questo mercato sempre più granitico e rappresenta, assieme alla tecnologia blockchain, una rivoluzione destinata a durare nel tempo" prosegue Siano.
2/4Il lancio di questo ETF è, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, un passo in avanti significativo per le criptovalute ma, secondo l'analisi di Mads Eberhardt, cryptocurrency analyst per BG SAXO: "L'ETF Bitcoin basato sui future si rivelerà probabilmente meno importante di quanto sperano i sostenitori della criptovaluta. Ciò è dovuto principalmente all'ETF che detiene futures su Bitcoin che devono essere rinnovati con un rendimento negativo alla scadenza di ogni contratto (il costo annuo totale aumenta fino al 5% - 10% in aggiunta alla commissione di gestione) piuttosto che detenere Bitcoin "fisici" che l'ETF memorizza. Inoltre, i future su Bitcoin potrebbero non avere lo stesso prezzo dei Bitcoin detenuti fisicamente, esponendo potenzialmente gli investitori a un premio di prezzo. La commissione di gestione più bassa per gli ETF Bitcoin è stata precedentemente riconosciuta, ma ciò non avvantaggia gli investitori che detengono ETF future su Bitcoin. Per alcuni investitori tutto questo rende effettivamente la detenzione di ETF futures meno rischiosa ma piuttosto costosa. Per questi motivi, l'ETF probabilmente non attirerà molti investitori a lungo termine, presumibilmente rendendo l'ETF dei futures meno influente su Bitcoin del previsto".
E aggiunge: "L'ETF sui future potrebbe probabilmente portare a una maggiore fiducia da parte della SEC che in prospettiva potrebbe pensare di rilasciare un ETF spot, come ritengono molti sostenitori della criptovaluta. Sebbene ciò possa essere vero, ci sono notevoli differenze tra un ETF spot Bitcoin e un ETF futures. Una in particolare: i Bitcoin fisici devono essere detenuti da un custode, il che aumenta il rischio di perdita tramite attacchi di hacking o errori di scambio. Inoltre, i Bitcoin devono essere acquistati, venduti e conservati in un ambiente altamente non regolamentato, in particolare sui fornitori di servizi cripto-finanziari nativi, cosa con cui la SEC probabilmente non è a suo agio. Per la SEC, questi fattori possono rappresentare un ostacolo significativo alla quotazione di un ETF spot. Ad esempio, la SEC ha posticipato le scadenze di quattro domande di ETF spot Bitcoin a novembre e dicembre di quest'anno".
3/4Nessuna sorpresa per il successo del nuovo strumento da parte di alcuni specialisti che incoraggiavano da tempo a un'apertura in questa direzione. "Da tempo VanEck sostiene che gli investitori dovrebbero avere la possibilità di ottenere un'esposizione al Bitcoin e alle criptovalute in generale attraverso soluzioni di investimento regolamentate. E forse, analizzando alcuni dati, non sorprende che il primo Etf in future sul Bitcoin abbia accumulato oltre 1 miliardo di dollari in soli due giorni di negoziazione. Oggi la capitalizzazione di mercato di Bitcoin ed Ethereum è pari a 1.660 miliardi di dollari, rispetto a quella delle sei principali banche statunitensi pari a 1.400 miliardi di dollari. Il valore delle banche deriva dalla differenza tra asset, pari a 12.400 miliardi di dollari, liability, pari a 11,200 miliardi, e le aspettative del mercato sul ritorno da ottenere su questo spread. Il valore di mercato del Bitcoin, pari a 1.200 miliardi dollari, non segue questi criteri. Sono sufficienti energia termodinamica, codici e silicio" afferma Matthew Sigel, head of Digital Assets Research di VanEck
"Se poi guardiamo al tema della leva nelle criptovalute, l’open interest (la somma di tutte le posizioni lunghe o corte aperte nel mercato in uno specifico istante) totale per i future sul Bitcoin, di cui Cme ha circa 20% di quota di mercato, ammonta a meno di 25 miliardi di dollari. Per fare un esempio, i future sull'oro ammontano a 98 miliardi di dollari e quelli sul rame a 90 miliardi di dollari. Ecco perché, anche se la struttura basata sui future è difficilmente quella ideale a causa dei costi di questi contratti, gli ETF con questo sottostante rappresentano comunque punti di accesso differenziati per istituzioni e individui che cercano un'alternativahard-moneya un classico portafoglio bilanciato" conclude l'esperto.
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