Il risparmio gestito vive all'ombra della Madonnina

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Foto, Samuel Zeller, Unsplash

Oltre 95 miliardi di raccolta a novembre. All'appello mancano i dati dell'ultimo trimestre ma con l’industria del risparmio gestito italiano potrebbe chiudere il 2017 vicino a quota 100 miliardi. Un volume da capogiro che spiega come l’Italia sia vista come il Paese più attrattivo per le SGR non solo nazionali ma anche estere. A confermarlo a Funds People nel corso dello scorso anno sono state molte società internazionali, alcune delle quali hanno puntato proprio sul Belpaese, rispetto al resto d’Europa. D’altronde si sa, la ricchezza delle famiglie italiane fa gola al settore e l’idea di un margine specifico per tutti potrebbe non essere così lontano. Tra fusioni, nuovi arrivi e movimenti di mercato, le SGR locali tengono testa. Tant’è che tutte chiudono l’anno con numeri più che positivi. Ma quante sono le società italiane e dove fanno affari? Un panorama dettagliato dell’industria dell’asset management con l’arrivo del 2018 lo fa Assogestioni, che incorona ufficialmente Milano capitale del risparmio gestito. E a suon di numeri.

Delle 45 società autorizzate dalla Banca d’Italia a promuovere e gestire fondi comuni armonizzati, ben 41 operano all’ombra della Madonnina (32 con la propria sede legale, altre 9 con un'unità locale). “Includendo nel computo anche le gestioni di portafoglio e i mandati istituzionali”, dicono dall’Ufficio studi di Assogestioni, “queste amministrano ogni giorno quasi 1.100 miliardi di euro di risparmi delle famiglie e degli investitori istituzionali di tutta Italia”. Nello specifico 32 hanno sede a Milano, 4 a Roma, 2 a Torino e 8 in altre sedi dislocate nel Paese.

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Se guardiamo poi alla distribuzione anche qui la Lombardia la fa da padrone, sia per presenza di sportelli bancari che per numero di consulenti finanziari che operano e giocano certamente un ruolo chiave per distribuire i prodotti ad un’ampia clientela. A Milano e provincia, secondo i dati di Assogestioni, operano circa 1.700 sportelli bancari e 3.000 consulenti finanziari. A livello regionale il conto sale a 5.800 sportelli e 8.200 consulenti; pari, rispettivamente, al 20% e al 22% del dato nazionale.

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E la clientela? Secondo lo studio anche qui sono le famiglie lombarde a detenere il primato: quasi il 25% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è concentrata infatti in Lombardia. “Nel complesso si stima che i risparmiatori lombardi investano direttamente circa 140 miliardi di euro dei propri risparmi in fondi comuni (italiani ed esteri). Cifra che sale a 190 miliardi se si includono le gestioni di portafoglio dedicate ai clienti persone fisiche”, dicono gli esperti. “Entrambi questi valori rappresentano all’incirca il 30% del valore complessivo del mercato italiano retail del risparmio gestito. Milano e la Lombardia non sono dunque solo le aree di maggiore concentrazione dell'attività di gestione del risparmio del Paese, ma anche quelle in cui i relativi prodotti e servizi sono maggiormente diffusi e apprezzati dagli investitori”.

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