Infrastrutture quotate, ponte strategico tra protezione e crescita

Infrastrutture News
David Martin, immagine concessa (Unsplash)

È tempo di infrastrutture. Lo evidenzia un recente sondaggio di Nuveen, che registra come un investitore istituzionale su due preveda di aumentare la propria allocazione nel comparto nel corso dell’anno. Nel settore investono anche i fondi sulle infrastrutture quotate. Grazie alla loro liquidità rendono accessibile anche agli investitori privati un’asset class storicamente riservata agli investimenti diretti di soggetti istituzionali, come i piani pensionistici e i fondi sovrani. Le preoccupazioni per un rimbalzo dell’inflazione e per il deterioramento delle prospettive di crescita a causa delle guerre commerciali stanno contribuendo a rafforzare l’attrattiva di questa asset class, che si distingue proprio per la bassa sensibilità al ciclo economico e per la capacità di offrire una copertura dall’aumento dei prezzi. L’interesse, tuttavia, non si limita al breve termine. L’investimento in infrastrutture permette di posizionarsi su megatrend come l’elettrificazione, la sicurezza energetica, la connettività e l’intelligenza artificiale (IA). Per questo motivo, le infrastrutture quotate possono essere considerate un ponte strategico tra la protezione nel breve termine e l’accesso al potenziale di crescita di lungo periodo.

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