Il fattore ambientale (la E da Environmental) si sa, è quello con il maggiore “impatto” sul quotidiano degli investitori. Il cambiamento climatico è, in un certo senso, oltre che una realtà da gestire, anche una bussola della direzione in cui si muovono le scelte in ambito finanziario. Da qui anche il tema della transizione ambientale che si va facendo via via più rilevante non soltanto per investitori e asset manager ma in primis per le società che compongono gli indici.

In questa direzione si inseriscono anche le recenti linee guide ESMA relative alla nomenclatura dei fondi, che indicano come i fondi che intendono usare nel loro nome i termini ESG e quelli legati alla sostenibilità debbano assicurare che almeno l’80% degli investimenti mostri di avere caratteristiche ambientali o sociali. Secondo una ricerca di Mainstreet Partners, l’impatto maggiore in termini assoluti sarà sui fondi articolo 8, che compongono il 67% del totale, in linea con le attese di ESMA secondo cui questa categoria è quella che pone più rischi di greenwashing agli investitori.

Comprendere, dunque, quale sia l’esposizione a rischio ambientale di un determinato fondo, mette insieme diversi parametri oltre che diverse sensibilità (di società investite, asset manager e, da ultimo, investitori).

Per questo motivo FundsPeople ha scelto di analizzare i fondi italiani (domiciliati o di società con firm country Italy) sotto la lente dello ESG Risk Score, un punteggio di Morningstar Sustainalytics che misura il livello di rischio del valore economico di una società legato a fattori ambientali, sociali e di governance. Nel caso della lente Environmental, inoltre, il tool consente di misurare anche l'esposizione al rischio ambientale non gestito da parte di una società, tenendo conto della gestione di tali rischi da parte dell'azienda, con un punteggio che va da zero a cento, dove più basso è lo score, minore sarà l’esposizione al rischio ambientale e quindi il fondo sarà più in linea con le richieste in ambito sostenibile.

Si noti inoltre che, al fine di ottenere un'analisi rigorosa e trasparente, si è tenuto conto del rischio non allocato, ossia dell'esposizione non gestita al rischio ESG delle società a cui è stato assegnato un rating di rischio ESG, ma il cui rischio non è attribuito a nessuno dei pilastri che compongono il punteggio totale. Nell’analisi condotta da FundsPeople sono stati presi in considerazione esclusivamente i fondi in cui il peso della componente di portafoglio “non allocata” sul punteggio di totale di rischio ESG è inferiore al 10 per cento.

Il risultato finale, dunque, tiene conto Portfolio Environmental Risk Score e dell’Unallocated Risk Score all’interno del punteggio di rischio ESG totale, in quanto il fondo potrebbe avere un basso punteggio di portfolio environmental risk a causa di un elevato rischio non allocato. In ogni caso “più basso è il valore, meglio è”. I dati sono aggiornati a giugno 2024.

Il punteggio ambientale dei fondi azionari

L’analisi di FundsPeople si è concentrata sui fondi commercializzati nel nostro Paese con domicilio in Italia (ISIN IT) o di società con firm Country in Italia, e si è articolata in tre diverse asset class: fondi azionari, fondi obbligazionari e fondi flessibili e bilanciati.

I fondi azionari che hanno le migliori posizioni presentano punteggio medio di Portfolio Environmental Risck Score compreso tra il 2,72 (il punteggio migliore del Bnl Azioni America) e il 3,5 (Top Funds Selection – iCARE di Sella SGR); mentre il Total Porfolio Risk Score analizzato alla luce di tutti gli indicatori si colloca in una forbice compresa tra il 19,71 (Kairos International Sicav - Innovation Trends) e il 15,85 (BNL Azioni Europa Dividendo).

Il punteggio ambientale dei fondi obbligazionari

Per quanto riguarda i fondi obbligazionari il punteggio di rischio ambientale oscilla tra lo 0,44 di Anima Variable Rate Bond e l’1,73 del fondo Mediolanum Risparmio Dinamico. In questo caso anche il punteggio di rischio totale del portafoglio vede una forbice più ampia tra il fondo con lo score di rischio più basso, con il 4,47 dell’Anima Variable Rate Bond e il 22,04 dell’Allianz Reddito Globale.

Il punteggio ambientale dei fondi bilanciati e flessibili

Infine tra i fondi bilanciati e flessibili emerge l’ottima performance di un comparto gestito da Eurizon Capital, l’Epsilon Difesa 100 Value Reddito Luglio 2026 e l’Epsilon Difesa 100 Value Reddito Giugno 2026, fondo del tipo “a distribuzione di ricavi” chiuso alla sottoscrizione nel 2019. In entrambi i casi il punteggio di rischio ambientale è pari allo 0,44 con un totale di rischio ESG del 4,47 e un punteggio di rischio non allocato pari allo zero per cento. In questa classifica il punteggio di rischio ambientale più elevanto è pari al 2,63 per l’International Fund 75 di Soprarno, fondo che ha un Total ESG Risck Score di 15,8.