Intelligenza artificiale al servizio della sostenibilità: il futuro degli investimenti ESG
L'IA può aiutare i fund selector alla ricerca di fondi sostenibili? Lo abbiamo chiesto ai partecipanti dell'ultima tavola rotonda di Hub ESG, partendo da un'analisi di FundsPeople sul rapporto tra le due tematiche.
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L’intelligenza artificiale ha un enorme potenziale all'interno degli investimenti sostenibili e può contribuire in diversi modi alla presa di decisioni più informate e mirate. L'IA può migliorare notevolmente l'efficienza nell'analisi di grandi quantità di dati ESG provenienti da diverse fonti, consentendo una valutazione più approfondita della sostenibilità delle singole società, ma anche analizzare report finanziari, dati ambientali, sociali e di governance, monitorare notizie e tendenze del settore. Azioni che possono contribuire a identificare in modo più rapido e accurato le opportunità di investimento che rispondono a criteri ESG, ma non solo.
FundsPeople ha svolto un’analisi per misurare il livello di ESG presente nei fondi legati all’intelligenza artificiale. Sono stati presi in considerazione tutti i fondi registrati per la vendita in Europa e con dati disponibili su Morningstar Direct. I fondi orientati al tema dell'IA sono stati confrontati sia con i 100 maggiori fondi della categoria Morningstar EAA Sector Technology, che con i 100 maggiori fondi della categoria Global US Large-Cap Growth (le categorie in cui rientra la maggior parte dei fondi con un bias tematico IA, secondo Morningstar. Dati disponibili al 15 gennaio 2024). FundsPeople ha poi verificato il numero di fondi Articolo 8 e 9 secondo SFDR presenti in ogni categoria e calcolato una media ESG (Morningstar Sustainability Rating, carbon risk score e percentuale asset under management con un livello alto e severo di controversie). Il risultato è stato confrontato con la media del settore di riferimento.
Nonostante nella maggior parte delle metriche considerate non vi siano differenze sostanziali tra i fondi connessi al tema dell'IA e l'intero mercato o il settore tecnologico, vi sono un paio di indicatori che li distinguono. I fondi IA dimostrano un carbon risk score significativamente inferiore rispetto all'universo con cui sono stati messi a confronto, anche se con una differenza minore rispetto al settore tecnologico. Inoltre vi è una percentuale maggiore di fondi tematici IA articolo 9 rispetto alle altre categorie.
Morningstar Sustainability score | Carbon risk score di portafoglio | AuM con livello 'alto' o 'severo' di controversie (%) | |
Fondi IA | 3,21 | 3,77 | 8,72 |
Mercato azionario | 3,16 | 8,12 | 5,12 |
Settore tecnologia | 3,35 | 4,10 | 7,24 |
US Large Cap Growth | 3,23 | 4,49 | 9,54 |
Articolo 8 SFDR (%) | Articolo 9 SFDR (%) | Altro (%) | |
Fondi IA | 62,29% | 14,29% | 23,42% |
Mercato azionario | 64,38% | 4,55% | 31,07% |
Settore tecnologia | 63,78% | 6,49% | 29,73% |
US Large Cap Growth | 64,57% | 4,72% | 30,71% |
Sulla spinta delle evidenze emerse dall’analisi, abbiamo chiesto ai fund selector, nel corso della terza tavola rotonda del progetto Hub ESG, quale ruolo potrà avere l’intelligenza artificiale all’interno degli investimenti sostenibili.
I commenti si riferiscono al contesto del 18 gennaio 2024.
"Nella nostra attività quotidiana l'uso di sistemi di IA facilita notevolmente il trattamento di una vastità di dati altrimenti ingestibile", conferma Barbara Ietto, investment advisor di Banca Aletti. "Comprensione, selezione, monitoraggio e gestione dei dati - prosegue -diventano più agevoli grazie all'IA. Le applicazioni testuali e la comprensione dei linguaggi di machine learning sono già a livelli avanzati e i data provider le impiegano efficacemente, traendo quindi beneficio dalla tecnologia. Riteniamo tuttavia che il contributo umano, in termini di conoscenza approfondita della materia e quindi capacità di discernimento e giudizio, rimanga fondamentale nella definizione degli algoritmi. In conclusione, l'IA sarà sempre più un’alleata nella nostra operatività da applicare con un approccio attento e responsabile per garantire risultati accurati".
1/5L’intelligenza artificiale oggi "è ancora una componente della tecnologia. Sicuramente in una prospettiva di medio-lungo periodo porterà un contributo significativo al settore degli investimenti, ma bisognerà capire come sarà integrata nei processi di analisi, sia a livello di data provider che nel processo di investimento dell’asset manager", sostiene Andrea Florio, head of product development ESG di Zurich Bank. L'evoluzione tecnologica "creerà uno strumento potente che si potrà utilizzare per affrontare complesse sfide legate alla sostenibilità. Nel 2024 si prevede un significativo ampliamento dell'applicazione di intelligenza artificiale e apprendimento automatico per la sostenibilità. L'IA può ottimizzare l'uso delle risorse e migliorare l'efficienza energetica, contribuendo così a riduzioni significative dell'impatto ambientale", aggiunge. "L'IA - continua - potrà contribuire ad analizzare grandi quantità di dati per le scienze ambientali, migliorando la nostra comprensione dei sistemi ecologici e degli impatti dei cambiamenti climatici. Con la crescita delle divulgazioni obbligatorie sulla sostenibilità, le aziende affronteranno l'arduo compito di raccogliere e analizzare vaste quantità di dati ESG tramite l’AI. Il software di gestione dati ESG alimentato dall'IA può semplificare notevolmente questo processo, garantendo precisione, efficienza e conformità".
2/5"Fino a oggi sostenibilità e intelligenza artificiale sono stati trattati dagli operatori finanziari in modo distinto. La sostenibilità ha dominato i temi di investimento nel 2020-2021, mentre l'interesse sull'intelligenza artificiale ha catalizzato l’interesse nel 2023, con le performance fatte registrare dai magnifici sette (Nvidia, Google, Microsoft, Amazon, Tesla, Apple e Meta). Questi due concetti, possono convergere nel concetto di ‘tech for good’, coniato nel 2020 al World Economic Forum", commenta Andrea Mongardini, portfolio manager di Banca Generali. L'intelligenza artificiale "associata alla sostenibilità può ottimizzare la gestione dei dati, offrendo anche soluzioni alle sfide legate alla sostenibilità e nello specifico al cambiamento climatico. Questa sinergia si rivelerà essenziale. Nei prossimi anni. Attualmente i reali impatti comprendono la gestione avanzata dei dati su tutti i fronti, dal miglioramento dell'efficienza dei sistemi di analisi, a una più efficiente individuazione dei rischi legati alla sostenibilità. L'intelligenza artificiale diventa cruciale nel trattare una vastità di dati in modo oggettivo, fornendo risposte concrete e contribuendo all'efficienza complessiva del processo decisionale", conclude l'esperto.
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"A livello aziendale stiamo esplorando l'introduzione dell'intelligenza artificiale nella nostra attività e sono già state parzialmente raccolte le esigenze a livello di singolo desk per comprendere dove si reputa efficace un supporto da parte dell’IA", spiega Chiara Mauri, head of Fund Research and Alternative Investments di Fideuram Asset Management SGR. "Io mi sono divertita - continua - a chiedere a ChatGpt come l’IA potrebbe supportarmi nell’ambito degli investimenti sostenibili e la sua risposta è stata che l’IA potrà svolgere un ruolo significativo negli investimenti sostenibili, contribuendo all'analisi dei dati ESG, migliorando la valutazione del rischio, identificando opportunità di investimento sostenibili, e facilitando la creazione di portafogli più responsabili. Concordo con chat GPT e credo che l’IA sia destinata a entrare sempre di più a far parte della nostra attività, consentendoci di ampliare l'universo delle fonti disponibili e poi sintetizzando e razionalizzando la raccolta di dati; potrebbe, inoltre, supportarci nel monitoraggio degli stessi e nell’attività di reporting Per quanto ci riguarda ad esempio sarebbe fondamentale per integrare i database pubblici per le analisi di Net Zero.Tuttavia, come diceva la volpe al Piccolo Principe, l'essenziale è invisibile agli occhi e nonostante l'AI apporti notevole aiuto nella gestione di dati, l'intervento umano e l'analisi qualitativa resteranno essenziali, sia nella definizione degli algoritmi in fase di progettazione, sia nella lettura e rielaborazione dei dati alla luce della nostra esperienza. L'esperienza umana ci consente di guardare oltre i numeri e prendere decisioni fuori dal coro, preservandoci da rischi non immediatamente evidenti a uno sguardo artificiale".
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Secondo Antonio Forte, senior sales manager di Liontrust "l’utilizzo massiccio di ChatGPT rappresenta rischi di omologazione, in quanto questa tecnologia basa le proprie risposte sulla probabilità statistica dei testi passati e non può eseguire calcoli matematici. Pur non prendendo decisioni autonomamente, comunque, l’IA ha influenzato positivamente gli asset manager. Sebbene intangibile, l’IA mostra impatti su prodotti concreti, aprendo prospettive inaspettate. Fino a oggi l'intelligenza artificiale ha supportato gli asset manager nel restringere il campo di analisi. Non si tratta di un aiuto tanto nel processo di decision making, dove è ancora l'uomo che decide, ma più nell’analisi di grandi quantità di dati, attraverso una maggiore capacità predittiva soprattutto per quanto riguarda i rischi (in particolare ESG) e nel reporting. In questo ultimo campo l'intelligenza artificiale può arrivare molto più lontano di dove potrebbero arrivare tecnologie più datate. In ambito fondi di investimento, infine, per fare un esempio sono due i titoli tra i magnifici sette a essere rientrati nei nostri portafogli sostenibili. Questo perché gli altri cinque non sono investibili per ragioni di sostenibilità e per l'impatto negativo che possono avere sul nostro futuro, per cui i nostri gestori li hanno scartati. Ma nonostante ciò questi fondi articolo 9 hanno battuto il benchmark nel 2023, anno che era cominciato con previsioni abbastanza funeste per l’ESG".
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