Private equity secondario, primi passi di un mercato in forte crescita

Nelle attuali coordinate di mercato, possono avere senso strategie che prevedono un’uscita più flessibile dagli investimenti nei private markets, come il mercato secondario. A livello mondiale il mercato del private equity secondario, in particolare, si attesta a una valutazione di 130 miliardi di dollari in termini di volumi. Secondo una recente analisi di Preqin nel corso del 2021 le masse gestite dai fondi di private equity secondario hanno toccato quota 400 miliardi di dollari, rappresentando il 6% del mercato globale del private equity. Tra i motivi principali, vi è l’interesse sempre più acceso da parte di fondi pensione, casse di previdenza e i family office. Questi investimenti offrono la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, poiché possono accedere a una vasta gamma di fondi e strategie di investimento senza dover impegnare somme ingenti. Inoltre, gli investitori in fondi di private equity tradizionali spesso devono attendere molti anni prima di vedere un ritorno, mentre il mercato secondario può offrire maggiore liquidità, poiché coinvolge la compravendita di quote di fondi già esistenti. Si tratta di un’asset class ancora poco conosciuta tra il pubblico retali, per diverse ragioni, ma che sta trovando spazio tra i portafogli istituzionali. Se ne è discusso nel dettaglio nella seconda parte della tavola rotonda dedicata al comparto del progetto Hub Alternative.

I commenti si riferiscono al contesto del 12 settembre 2023.


Nelle attuali coordinate di mercato, possono avere senso strategie che prevedono un’uscita più flessibile dagli investimenti nei private markets, come il mercato secondario. A livello mondiale il mercato del private equity secondario, in particolare, si attesta a una valutazione di 130 miliardi di dollari in termini di volumi. Secondo una recente analisi di Preqin nel corso del 2021 le masse gestite dai fondi di private equity secondario hanno toccato quota 400 miliardi di dollari, rappresentando il 6% del mercato globale del private equity. Tra i motivi principali, vi è l’interesse sempre più acceso da parte di fondi pensione, casse di previdenza e i family office. Questi investimenti offrono la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, poiché possono accedere a una vasta gamma di fondi e strategie di investimento senza dover impegnare somme ingenti. Inoltre, gli investitori in fondi di private equity tradizionali spesso devono attendere molti anni prima di vedere un ritorno, mentre il mercato secondario può offrire maggiore liquidità, poiché coinvolge la compravendita di quote di fondi già esistenti. Si tratta di un’asset class ancora poco conosciuta tra il pubblico retali, per diverse ragioni, ma che sta trovando spazio tra i portafogli istituzionali. Se ne è discusso nel dettaglio nella seconda parte della tavola rotonda dedicata al comparto del progetto Hub Alternative.

I commenti si riferiscono al contesto del 12 settembre 2023.


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