Investimenti, a caccia delle future aziende leader dell’innovazione

Strumenti come intelligenza artificiale, blockchain e big data stanno trasformando il settore finanziario, aprendo opportunità di crescita e sostenibilità. Tuttavia, è fondamentale valutare con attenzione i trend emergenti, bilanciando innovazione e prudenza strategica. “L’innovazione, per me, non si limita a migliorare i processi, ma ridefinisce modelli di business attraverso nuove metodologie e strumenti”, commenta Federico Mondonico Portfolio Manager & Sustainable Investment Specialist, BCC Risparmio&Previdenza. “Tecnologie come intelligenza artificiale, blockchain e big data - sostiene - stanno rivoluzionando il settore finanziario. Credo anche che la multidisciplinarietà sia fondamentale: oggi servono competenze trasversali e per questo non bastano esperti di finanza, ma anche ingegneri software e analisti statistici per tradurre l’innovazione in soluzioni concrete. In BCC Risparmio & Previdenza integriamo questi strumenti nelle nostre gestioni patrimoniali automatizzate, nei fondi tematici e nei prodotti sostenibili. La tecnologia ci permette di offrire personalizzazione e, allo stesso tempo, di ridurre i costi, migliorando l’efficienza. Tra gli ambiti che vedo più coinvolti ci sono tecnologia, intelligenza artificiale, biotecnologie e sanità, con ad esempio la telemedicina. Nella selezione dei fondi cerco sempre di monitorare i trend emergenti, ma valuto attentamente il loro potenziale reale”. Per Mondonico è opportuno infatti “adottare un approccio prudente che consiste nel non seguire le mode del momento scommettendo sull’onda emotiva che alcuni temi possono suscitare. Inoltre considero il tempo un fattore chiave: innovazioni come l’intelligenza artificiale richiedono anni per concretizzarsi. Per me è fondamentale bilanciare innovazione e sostenibilità, mantenendo sempre una prospettiva strategica e di lungo periodo”.

L’innovazione è comunque un elemento chiave per la crescita di aziende e settori, capace di creare nuovi mercati e modelli di business. Ne è convinto Enrico Piga, Fund Analyst di Fideuram AM SGR secondo cui “l’innovazione è un fattore cruciale che può determinare la crescita o il declino di aziende e settori. La nostra visione distingue l’innovazione dal semplice progresso tecnologico: mentre quest’ultimo migliora le performance di un segmento esistente, l’innovazione crea nuovi mercati e modelli di business. Guardiamo con particolare interesse ai settori tecnologico, industriale e sanitario, dove il potenziale di disruption è più elevato. Tuttavia siamo consapevoli che i leader di oggi potrebbero non essere gli innovatori di domani, motivo per cui monitoriamo costantemente l’evoluzione del mercato”. Nel selezionare i fondi “adottiamo un approccio bilanciato tra gestione attiva e passiva. Preferiamo gestori attivi con esperienza diretta nel settore, capaci di anticipare l’impatto delle innovazioni. Allo stesso tempo utilizziamo ETF per cogliere opportunità specifiche legate ai trend emergenti. Cerchiamo di evitare un approccio basato su trend momentanei, concentrandoci invece sull’analisi dei driver di rischio e rendimento. Questo approccio ci consente di mantenere portafogli dinamici e reattivi ai cambiamenti del mercato”, conclude Piga.

Innovazione e disruption seguono logiche diverse: la prima perfeziona processi esistenti, mentre la seconda stravolge completamente i modelli di business, generando cambiamenti imprevedibili. Alcuni settori, come sanità, fintech e assicurazioni, risultano più predisposti ad accogliere queste trasformazioni. Per Massimo Gionso, Partner e fund selector di Nextam Partners SGR, innovazione e disruption “non sono sinonimi: l’innovazione migliora lo status quo, mentre la disruption cambia radicalmente i modelli di business, con impatti profondi e talvolta imprevedibili. È difficile stabilire a priori quali settori possano subire trasformazioni dirompenti, in quanto chiunque potrebbe sfruttare tutte le nuove tecnologie a disposizione a partire da robotica e intelligenza artificiale”. Secondo Gionso tuttavia settori come sanità, fintech e assicurazioni “sono naturalmente più predisposti a recepire innovazioni in modo tangibile. Tradotto in investimenti, nel mio approccio, lavorando in un family office, non utilizzo benchmark tradizionali: il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze specifiche di ciascun cliente. Valuto investimenti sia diretti che indiretti, ma resto cauto rispetto ai modelli di business radicali, privilegiando un’analisi concreta e personalizzata. Collaboro ed interagisco con gestori selezionati solo dopo incontri personali, per comprendere il loro approccio alle tecnologie emergenti e la loro capacità di identificare società innovative. Preferisco strategie su misura e basate su criteri semplici e condivisi, senza affidarmi necessariamente a modelli quantitativi”.

L’innovazione sta trasformando rapidamente il panorama economico e industriale, spinta dall’intelligenza artificiale e dall’evoluzione di tecnologie come il machine learning. La crescita dei dati disponibili e l’aumento della capacità di calcolo stanno accelerando questo cambiamento, aprendo nuove opportunità per aziende agili e orientate al futuro. “Stiamo attraversando un momento di svolta, nel quale l’innovazione sta ridefinendo profondamente il panorama economico e industriale globale”, afferma Antonio Forte, international sales director Italy, Liontrust . “Tecnologie come l’intelligenza artificiale - prosegue - stanno trasformando modelli consolidati, grazie alla crescita esponenziale dei dati disponibili e a maggiori capacità di calcolo. Strumenti già esistenti, come il machine learning, stanno evolvendo rapidamente, producendo risultati concreti e accelerando il ritmo del cambiamento. Osservo quattro trend chiave in questo senso. In primo luogo, la velocità e i costi dell’innovazione stanno aumentando in modo significativo, favorendo aziende capaci di adattarsi rapidamente. In secondo luogo, il limite fisico della miniaturizzazione dei chip sta aprendo spazi per nuove tecnologie e materiali avanzati, creando opportunità per attori emergenti”. Per Forte “il crescente consumo energetico dei data center, inoltre, richiede soluzioni sostenibili, come energie rinnovabili e nucleare per affrontare le sfide di efficienza. Infine, i software tradizionali stanno lasciando spazio a piattaforme basate sull’intelligenza artificiale, più performanti ed economicamente vantaggiose. Per affrontare questi cambiamenti ritengo indispensabile un monitoraggio costante delle aziende più innovative. In Liontrust organizziamo oltre 250 incontri all’anno con realtà emergenti, analizzando strategie e modelli di business per individuare opportunità di investimento in un contesto dinamico e altamente competitivo”.