Investire sulla blockchain senza comprare criptovalute

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Stephan Schober (Unsplash)

Bitcoin o Ethereum sono ormai dei nomi noti a tutti. Ma non sono altrettanto conosciuti quelli delle società che si occupano dello sviluppo della tecnologia blockchain, che sta alla base di tutte le valute digitali. E in questo settore le opportunità per gli investitori potrebbero essere molte, anche se ad oggi sono meno esplorate. “L’ecosistema delle società blockchain quotate si è evoluto enormemente negli ultimi anni, e ci sono dozzine di aziende attive in diversi segmenti”, dice Matt Kunke, research analyst del provider di ETF Global X. “Queste realtà possono offrire un’ottima esposizione verso gli asset digitali, che può completare o rappresentare un’alternativa agli investimenti diretti in criptovalute”, continua.

Le aziende da tenere d’occhio

Il panorama delle società blokchain quotate è composto principalmente da quattro segmenti: aziende che sviluppano hardware per la blockchain e in particolare per il mining; società specializzate nel mining; piattaforme per la transazione di criptovalute e asset digitali; altre aziende che stanno creando nuovi servizi sfruttando la tecnologia blockchain. “L’attività principale riguarda le attrezzature per minare Bitcoin. L’hardware necessario per fare mining di Bitcoin si è evoluto velocemente: se i primi miner utilizzavano processori generici ora prevalgono ora prevalgono gli ASIC, chip specifici per risolvere i problemi crittografici che validano un nuovo blocco nella blockchain di Bitcoin”, avverte l’esperto.

Secondo l’analista di Global X tra i player più interessanti in questo segmento troviamo BitmainMicroBTEbang e, soprattutto, Canaan, che è stata la prima nel 2013 a sviluppare attrezzature per il mining basate su ASIC. “Va detto che tutte e tre le aziende sono basate in Cina, e quindi sono sempre sottoposte ai rischi di ulteriori giri di vite da parte del governo cinese”, avverte. “Tuttavia, oggi fare mining di Bitcoin resta un’attività molto redditizia, e per questo la domanda di attrezzature per il mining dovrebbe essere tale da poter compensare anche questi ostacoli”, aggiunge. 

Secondo l’analisi di Global X tra le società interamente dedicate al mining di Bitcoin la più interessante vi è l’americana Riot Blockchain, che è una anche una delle più grandi dedicate a questa attività quotate. “A dicembre 2021 Riot vantava un hash rate, ossia la potenza di calcolo applicata al mining di Bitcoin, di circa 3 milioni di Terahash al secondo, pari a circa all’1,7% del hash rate totale della rete Bitcoin”, spiega Kunke. “Entro la fine del 2022 Riot vuole però portare il suo hash rate a 12.800.000 TH/s, un aumento del 327% che è legato a un grande accordo per l’acquisto di attrezzature da Bitmain nell’ultimo trimestre del 2022”, aggiunge.

 A dicembre 2021, Riot deteneva circa 4.889 bitcoin. “I ricavi derivanti dal mining di Bitcoin sono ampiamente prevedibili: è sufficiente guardare all’hash rate di un miner in proporzione all’hash rate complessivo della rete”, sottolinea Kunke.  “Ad oggi, ogni giorno vengono prodotti in media 900 nuovi Bitcoin e, supponendo che non ci siano variazioni nell’hash rate del network, si prevede che Riot minerà quest’anno l’1,7% della criptovaluta, corrispondente a circa 15,3 Bitcoin al giorno”, dice.  

Piattaforme di scambio e blockchain

Coinbase resta una delle più grandi piattaforme di scambio e di servizi connessi al mondo delle criptovalute. L’azienda è cresciuta enormemente nel corso degli anni, espandendosi anche al di fuori del suo business principale, e arrivando alla quotazione al Nasdaq nell’aprile del 2021. A dicembre 2021 la società vantava oltre 73 milioni di utenti verificati in oltre 100 nazioni, con volumi di scambio nell’ultimo trimestre 2021 poco al di sotto dei 330 miliardi di dollari. “Sebbene la parte del leone nei ricavi di Coinbase derivi ancora dal trading degli investitori retail, le entrate provenienti dalle compravendite di investitori istituzionali, dalle iscrizioni alla piattaforma e dagli altri servizi offerti sono in costante crescita”, avverte l’esperto. “Basti pensare che i proventi da abbonamenti e servizi di vario tipo sono cresciuti a dicembre 2021 di uno sbalorditivo 1256% rispetto ai risultati conseguiti a settembre”, dice.

Infine, spostandosi nel settore delle applicazioni dellablockchain un esempio particolarmente interessante per Global X è Overstock. “Nota soprattutto come e-commerce di arredamento e design per la casa, l’azienda dal 2014 ha cominciato ad aumentare la sua esposizione sulla tecnologia blockchain, innanzitutto attraverso una partnership con Coinbase per consentire ai clienti di pagare in Bitcoin”, dice Kunke.

Overstock ha poi lavorato a un progetto di più ampia scala attraverso le sue sussidiarie note come Medici: “l'attività di Medici è composta principalmente da Medici Ventures, un'attività di venture capital che investe in società di blockchain, e tZERO, che applica la tecnologia blockchain ai mercati dei capitali”, conclude l’analista di Global X.