Queste sono alcune delle evidenze emerse, a livello globale, dall'ultimo Schroders Institutional Investor Study. La ricerca ha considerato 770 investitori in 36 regioni per un patrimonio complessivo di 34.700 miliardi di dollari.
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Transizione energetica e asset privati al centro delle scelte degli investitori istituzionali a livello globale. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'ultimo Schroders Institutional Investor Study, giunto al settimo anno. Lo studio annuale ha considerato 770 investitori istituzionali distribuiti in 36 regioni per un patrimonio complessivo di 34.700 miliardi di dollari.
Inoltre, la ricerca ha evidenziato come l'inflazione e l'incertezza geopolitica continuano a essere le principali preoccupazioni degli investitori, nonostante un anno fa ci si aspettasse un ridimensionamento. In particolare, i risultati mostrano che, nei prossimi 12 mesi, più della metà degli investitori prevede che incertezza geopolitica e aumento dell'inflazione avranno l’impatto più significativo sulla performance del portafoglio.
Allocazione di portafoglio
Secondo quanto riporta il documento di Schroders, decarbonizzazione, cambiamenti demografici e deglobalizzazione hanno il potenziale per mantenere alta l'inflazione. Inoltre, questi temi macro stanno anche spingendo gli investitori a modificare le loro allocazioni di portafoglio.
Un esempio che fanno gli esperti della società è che, in risposta alla crescente tendenza alla deglobalizzazione, oltre la metà degli intervistati ritiene che gli investitori cercheranno di investire in aziende con catene di fornitura più locali, ritenendo quindi che le azioni dei mercati sviluppati (32%) e il private equity (23%) presenteranno le migliori opportunità nei prossimi anni.
Inoltre, la maggioranza degli intervistati (65%) ritiene che uno dei principali vantaggi dell’investimento in private asset sarà una maggiore fonte di diversificazione nei prossimi due anni.
Come si accennava prima, lo studio di quest'anno ha rilevato che gli investitori ritengono che la transizione verso l’azzeramento delle emissioni (Net Zero) offra significativo potenziale. Più di due terzi (67%) degli intervistati a livello globale ritiene probabile o altamente probabile che la transizione energetica stimolerà gli investimenti in innovazione, creando notevoli opportunità di investimento.

Impact investing sì ma che sia misurabile
Un altro elemento interessante che vale la pena di sottolineare è che gli investitori istituzionali cercano sempre più di investire in modo tematico e di rafforzare l'attenzione all’impact investing. Inoltre, la maggior parte degli investitori ritiene che le strategie sostenibili e l’impact investing sosterranno i loro obiettivi di rendimento sul lungo termine (per esempio, in molti casi si tratta semplicemente di un buon affare). Per il 43% dei rispondenti a livello globale, l’impatto positivo sulle persone e sul pianeta costituisce uno dei principali fattori che spingono a investire in modo sostenibile.
Nell sfera dei private asset, gli investitori hanno individuato nelle infrastrutture (44%) e in capitale naturale & biodiversità (41%) le asset class più adatte a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità e impatto, con un'attenzione crescente man mano che si allunga l'orizzonte temporale degli investimenti. Impact investing dunque ma a patto che questo sia misurabile. Tre quinti degli investitori (60%) ritengono che avere un impatto facilmente misurabile e comprensibile sia il criterio più importante per valutare l'allocazione negli investimenti. Viceversa, oltre la metà degli intervistati ha individuato nella mancanza di standard di misurazione, di processi, di strumenti e di metriche, l'ostacolo maggiore per gli investimenti in strategie di private asset focalizzate sugli investimenti sostenibili.
"In termini di impatto sulla performance del portafoglio, lo studio ha rilevato che una serie di questioni sono sempre più nel radar degli investitori: l'aumento dell'inflazione, le posizioni di politica monetaria restrittive, i conflitti globali e la stagflazione. Sono tutti fattori che Schroders, in qualità di asset manager attivo, ha l’obiettivo di gestire per conto dei propri clienti a livello globale", spiega Johanna Kyrklund, Group chief investment officer e Co-head of Investment di Schroders.