Negli ultimi dieci anni il mercato obbligazionario cinese ha quintuplicato la sua grandezza, raggiungendo un valore totale di 9,5 mila miliardi di euro. Questa cifra lo rende il terzo più grande al mondo dopo USA e Giappone. “Solo nell’ultimo anno è cresciuto del 16,2%”, ci spiega Thomas Kwan, CIO and head of fixed income di Harvest Global Investments. “È un mercato supportato dalla crescita dei consumi e dagli investimenti privati e pubblici in Cina”. Il debito cinese è detenuto soprattutto dalle banche, dai fondi istituzionali, dalle assicurazioni e ha una partecipazione straniera poco più del 2%. “Se analizziamo il breakdown del debito in Cina, gli investitori preferiscono titoli di Stato cinesi e governi locali (43% della torta) e policy bank (21%)”, spiega il gestore.
Il Dragone ha visto introdurre delle misure di regolamentazione per il sistema dello shadow banking che hanno dato una nuova fiducia sul mercato finanziario. "Le aziende hanno un basso tasso di default (pari allo 0,8%) e la volatilità del mercato dei bond cinesi è molto più bassa rispetto a quella degli emerging market (dal 2004 standard deviation media del 3,8% rispetto al 10%)”.
L’inflazione cinese rimane bassa e l’economia è ancora caratterizzata da un bilancio positivo delle partite correnti. La crescita del Paese continua ad essere robusta dal punto di vista strutturale, con un basso sovereign risk grazie agli elevati domestic savings rate. “Tutto questo rende l’investimento in bond cinesi molto attraente grazie agli yield sopra la media di mercato e una liquidità crescente”.
Harvest Global Investments
Harvest Global Investments è una società di gestione di diritto cinese con sede a Hong kong. È controllata al 30% da Deutsche AM, e conta più di 1.300 dipendenti con 10 uffici in Cina, Hong Kong, Londra e New York. In termini di dimensioni, ciò la rende la terza società di gestione del Paese. È costituita da più di 280 professionisti degli investimenti e il team obbligazionario è composto da 18 credit analyst, 6 macro strategist, 21 risk manager e 10 trader. “La nostra strategia investe su obbligazioni cinesi denominate in CNY, CNH e USD con un approccio flessibile”. Harvest investe in modo dinamico su bond cinesi on-shore e off-shore, investment grade e high yield, sovereign e corporate con un controllo del rischio idiosincratico. “Siamo investiti almeno al 60% in on-shore chinese debt”. Il gestore ricerca un portafoglio ben diversificato con bassa duration (2-4,5 anni) in modo da ridurre la volatilità e gli impatti degli shock. “Sfruttiamo la grossa conoscenza che abbiamo del mercato cinese e le capabilities proprietarie per generare alpha”, conclude il manager.