L’importanza dell’aspetto ambientale tra i criteri ESG

Louise Dudley, portfolio manager, Hermes IM
Louise Dudley, portfolio manager, Hermes IM

Strutturare la gamma prodotti in base alla crescente richiesta di attenzione alla sostenibilità degli investitori sta diventando un’esigenza primaria per gli asset manager. Abbiamo chiesto a Louise Dudley, portfolio manager di Hermes IM, di illustrare le differenze tra due fondi, l’Hermes Global Equity Fund e l’Hermes Global Equity ESG Fund, con medesima strategia ma diverso peso dei fattori di sostenibilità gestiti dal team Global Equities della società londinese.

“Il team è formato da sei persone", spiega Dudley, "e complessivamente gestisce sei miliardi di dollari statunitensi. Il fondo Global Equity investe esclusivamente in mercati sviluppati con un tracking error tra il 2 e il 3%. Il fondo ESG corrispondente si differenzia prima di tutto per investire anche nei mercati emergenti. Il primo è stato lanciato nel 2008 mentre il secondo nel 2014. Il processo di investimento è simile per entrambi i fondi e si propone di conferire consistenza allo strumento, evitando grandi deviazioni, idealmente contenute nella forbice 1-2% su base mensile".

Quali sono le caratteristiche specifiche del fondo Hermes Global Equity ESG?

“La nostra strategia ESG investe in un numero di società compreso tra 70 e 100. Il tipo di selezione che operiamo non differisce da quello che mettiamo in atto per il fondo Global Equity. Semplicemente applichiamo un filtro più stretto in termini di valutazioni degli aspetti ambientali, sociali e di governance. Non stiamo parlando dunque di una nicchia di investimento limitata, ma di una valutazione di sostenibilità applicabile ad ogni tipo di società a prescindere dal settore economico in cui opera”.

Quali riscontri avete avuto in Italia?

“Per quanto riguarda il mercato italiano, l’interesse per questi strumenti è arrivato prevalentemente dagli investitori istituzionali. Il nostro approccio bottom-up e l’esposizione su tutti i mercati sviluppati conferisce, infatti, a questi strumenti una consistenza e un’anima conservativa ricercate da questa tipologia di investitori”.

Quale aspetto della sostenibilità risulta più rilevante al momento?

“Tra i fattori di sostenibilità crediamo che in questo momento l’aspetto ambientale ricopra un’importanza primaria. La discussione è molto accesa sia a livello europeo che mondiale, con la posizione ambivalente dell’amministrazione americana. Notiamo un deciso aumento del grado di approfondimento di questa problematica da parte delle società che operano a livello globale, dettato dalla consapevolezza che nel giro di poco tempo sarà richiesto prendere decisioni importanti con altrettanto importanti ripercussioni a livello di business. La serietà nell’affrontare un contesto di questo tipo rappresenta per noi un elemento da tenere in considerazione nel nostro processo di selezione delle entità su cui investire”.