L'importanza di chiamarsi referendum costituzionale

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Visionello, Creative Commons, Flickr

L’ultimo a prendere posizione è stato l’Economist. L’autorevole giornale finanziario ha fatto chiaramente un endorsement a favore del No al referendum costituzionale. A sette giorni dal voto - che sembra interessare non solo gli italiani – tutti hanno detto la loro a riguardo. Il Financial Times, poi, ha perfino avvertito di una probabile implosione dell’euro, se dovesse passare il No. Che il referendum costituzionale sia diventato l’imminente appuntamento con la Storia, non è cosa nuova. Da mesi politici, opinionisti, economisti, banche e mass media hanno restituito l’immagine drammatica di un Paese spaccato a metà, sotto i riflettori del mondo.

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