Guzzini (Finlabo) : "L’incertezza non riguarda solo l’Italia ma anche il futuro della politica monetaria"

Finlabo
immagine ceduta

Il 2018 ha avuto un avvio molto complesso: dopo una partenza molto forte dei mercati a gennaio è iniziata infatti una correzione piuttosto severa, soprattutto sul mercato azionario europeo. "In realtà questo andamento non è stato per noi del tutto inaspettato", spiega Alessandro Guzzini, AD di Finlabo SIM. "Già nella market view di dicembre avevamo messo in guardia i nostri clienti per il 2018. Infatti a nostro avviso siamo entrati nella fase finale del ciclo economico e borsistico americano: la disoccupazione ai minimi storici e l’inflazione in ascesa spingerà la Federal Reserve ad una stretta monetaria che potrebbe essere superiore al punto percentuale già nel corso di quest’anno. Tutto questo avrà inevitabilmente una ripercussione sui mercati, sia azionari che obbligazionari". 

Secondo Guzzini il mercato azionario europeo soffre per due motivi principali: la forza dell’euro, che in un anno si è apprezzato di circa il 20%, e l’incertezza politica che non riguarda solo l’Italia ma anche il futuro della politica monetaria. Nel 2019 infatti scadrà il mandato di Draghi e la probabilità che venga nominato un tedesco alla BCE è piuttosto elevata; inoltre quest’anno volgerà al termine il piano di quantitative easing ed anche questo potrebbe provocare un aumento degli spread soprattutto sul debito dei Paesi periferici. La forza degli Stati Uniti al contrario è legata in primis alla riforma fiscale varata da Trump e al conseguente aumento degli utili previsto. "Crediamo tuttavia che questa politica fiscale così espansiva potrebbe avere un effetto controproducente nel medio/lungo termine in quanto l’aumento del deficit pubblico potrebbe provocare un rialzo più rapido dei tassi di interesse con tutte le conseguenze negative del caso".

I dazi USA, un ulteriore fattore di incertezza
"I dazi avranno con tutta probabilità un effetto negativo a livello economico: negli Stati Uniti potrebbero accentuarsi le pressioni inflattive interne, mentre in Europa potremmo assistere ad un aumento delle spinte deflattive", commenta Guzzini. A tutto questo si aggiunge un forte fattore di incertezza: "Nessuno sa infatti quale sarà la portata del piano protezionista di Trump né dei settori che potrà colpire, come imprevedibili sono le reazioni dei Paesi che subiranno tale politica. Ed in assenza di certezze è facile che a patirne sarà proprio la fiducia delle imprese che saranno più restie ad investire per la crescita" .

In questo contesto la società ha un posizionamento sul mercato piuttosto prudente, soprattutto in Europa. "Stiamo riscontrando infatti un forte peggioramento del quadro tecnico, coerente con lo scenario macro descritto  in precedenza. In particolare stiamo vedendo una forte debolezza nei settori maggiormente esposti all’export, ma anche i temi difensivi hanno sofferto per via del rialzo dei tassi."

Novità dal punto di vista commerciale 
"Stiamo continuando a registrare una forte crescita per i nostri prodotti. In particolare il Dynamic Equity ha raggiunto i 300 milioni di masse, grazie alle ottime performance realizzate negli ultimi cinque anni." È una grande soddisfazione poter registrare che il nostro fondo flagship Finlabo Dynamic Equity -che per secondo anno consecutivo vanta il rating di Consistente di Fundspeople- è stato premiato recentemente come miglior prodotto absolute return in UK, Francia e Svizzera dalla società Lipper", afferma orgoglioso Guzzini. "Inoltre stiamo vedendo un forte interesse sia da parte di clienti istituzionali come casse previdenziali e fondazioni bancarie, sia da società di wealth management e private banking: in questo ambito siamo molto lieti di poter annunciare l’avvio del rapporto di collocamento dei nostri fondi con Fineco Bank".

Nella foto da sx:  Anselmo Pallotta ( consigliere, membro del comitato di investimenti e responsabile dei modelli quantitativi e dei sistemi IT), Alessandro Guzzini (amministratore delegato e membro del Comitato di Investimenti ) e Maurizio Scataglini (responsabile Investimenti).