L’industria si prepara a chiudere un anno record

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foto: autor Designbykari, Flickr, creative commons

Il mese di ottobre può essere considerato un periodo da ricordare per il mondo del risparmio gestito in Italia con sottoscrizioni per ulteriori 12,4 miliardi di euro divisi tra fondi aperti (7,4 miliardi) e mandati (4,95 miliardi). Con una raccolta complessiva, che da inizio anno supera i 110 miliardi, l’industria si prepara infatti a chiudere un anno da ricordare: in passato, considerando solo le sottoscrizioni dei fondi comuni, gli anni migliori erano stati il 1998, con una raccolta per 167 miliardi e il successivo, con afflussi per 88 miliardi. Secondo i dati preliminari mensili a cura di Assogestioni il mese scorso ha visto gli obbligazionari (3,5 miliardi) superare per raccolta i flessibili (2,3 miliardi circa); ma questi ultimi mantengono il primato di fondi preferiti da inizio anno con afflussi per 36,3 miliardi. In continua ascesa il patrimonio, che rinnova il record storico a 1.536 miliardi, rappresentato per il 54% dalle gestioni patrimoniali e, per la parte restante, da quelle collettive.

Campione di raccolta è Eurizon Capital, gruppo Intesa Sanpaolo, con sottoscrizioni per 3,5 miliardi di euro. Raccoglie quasi 2 miliardi anche l’asset manager dell'altro grande gruppo bancario italiano, Pioneer Investments (Unicredit). Tornando alle categorie di fondi a ottobre, mese di turbolenze sui mercati finanziari, i monetari, con 483 milioni, incassano più degli azionari (260 milioni) anche se meno dei bilanciati (900 milioni circa). Nei primi dieci mesi del 2014 i fondi che investono in strumenti di liquidità accusano i riscatti più consistenti (-2,7 miliardi), complice il livello bassissimo dei tassi di interesse. I prodotti esposti alle borse hanno raccolto 7,7 miliardi, quelli bilancianti 8,96 miliardi.

Continuano a difendere le posizioni i prodotti di diritto italiano, sottoscritti a ottobre per 3,12 miliardi rispetto ai 4,3 miliardi dei fondi domiciliati all’estero; il bilancio da inizio anno resta tuttavia a favore di questi ultimi con un saldo per 46,1 miliardi. Tra i gruppi esteri attivi in Italia si segnalano per raccolta a ottobre la francese Amundi (755,5 milioni di euro) e la tedesca Deutsche Asset and Wealth Management (quasi 700 milioni).