L’MFS Meridian European Value è un fondo growth o value?

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Jared Cherup, Flickr, Creative Commons

L’MFS Meridian European Value è uno dei fondi azionari più popolari del mercato italiano. Gestito da Benjamin Stone e Pablo de la Mata, fund manager di MFS Investment Management, nel 2018, il fondo vanta di essere uno dei nove prodotti che vantano il triplo rating ABC Funds People: Preferiti dagli Analisti, Blockbuster e Consistenti. La sua migliore garanzia è stata la performance registrata, che raggiunge il +11,5% annualizzato a 5 anni.

La contraddizione del fondo sta nella sua gestione. È infatti uno dei 12 fondi la cui categoria non corrisponde alla gestione effettuata. Almeno, secondo Morningstar. La società di analisi, infatti, lo identifica come growth, quando dalla casa chiariscono che Stone e De la Mata svolgono invece una gestione value, così come indica il nome del prodotto. Ma cosa spiega questa situazione? La risposta è in ciò che intendono da MFS IM per ‘value’. Secondo l'asset manager americano, la gestione value non si limita solo alla ricerca di società con valutazioni interessanti. "La qualità dell'azienda è altrettanto importante. Questo fondo cerca aziende con un valore intrinseco, spesso sottovalutato dal mercato, con una inclinazione difensiva e un profilo di qualità che offra protezione a lungo termine", affermano.

L'idea del value investing che hanno in MFS IM considera tre principi base. Il primo è la preferenza verso società high quality con valutazioni interessanti. "Le valutazioni sono un elemento fondamentale per ottenere rendimenti importanti, ma da sole non sono sufficienti per rendere una società attraente. La qualità è sottostimata dal mercato e bisogna scommettere in aziende che combinino qualità e valutazioni assumibili per ottenere rendimenti interessanti. Questa qualità diventa evidente quando si guarda al ROE del portafoglio dell’MFS Meridian European Value (21,2% contro il 15,7% dell’MSCI Europe) alla fine del 2017. D'altra parte, lo scorso anno, il principale contribuente del fondo è stato il sovrappeso del settore tecnologico, un segmento che in Europa può essere considerato come value", indicano.

Il secondo principio è quello di mantenere un chiaro approccio difensivo. La gestione del rischio è prioritaria e un aumento delle partecipazioni è un fattore secondario. "La gestione del rischio è fondamentale e si applica ‘value-for-value’ per mitigare le perdite nei periodi di mercato al ribasso". È questa la priorità del fondo, essendo la partecipazione ai mercati rialzisti un fattore aggiuntivo, che consentirà agli investitori di catturare la maggior parte dei rialzi. L’MFS Meridian European Value ha un beta da 0,8 a 3 e 5 anni, nonché un tasso di cattura delle cadute rispettivamente del 78% e del 71% a 3 e 5 anni, mentre riesce a cogliere quasi l'intero rialzo (il 100% a 3 e 5 anni e il 93,28% a 7 e 10 anni). Questo DNA difensivo è un qualcosa che è molto apprezzato dagli investitori italiani, il che spiega l'elevato volume che abbiamo in questo mercato", sottolineano dall’asset manager.

Il terzo principio è quello di optare per una visione a lungo termine nella selezione delle imprese, come indica un basso turnover (del 4% a 12 mesi). "Quando si ha una visione a lungo termine, gli stili possono oscillare se le società del portafoglio sono rivalutate. Questo fondo è gestito considerando cicli di mercato completi di 5-10 anni, il che consente a Stone e De la Mata di trovare opportunità di investimento che vanno oltre i movimenti tattici del mercato. Molte delle posizioni sono iniziate quando le valutazioni erano molto attraenti e non sono state vendute perché in questa parte finale del ciclo di mercato, mantenere in portafoglio aziende come Nestlé, Pernod Ricard, Deutsche Wohnen o Reckitt Benckiser risulta fondamentale per proteggere il capitale dei clienti. Questo tipo di società quality di solito sono quotate con un premio, che è considerato accettabile dato il rischio di mercato esistente, spesso sottovalutato dagli investitori", affermano.

L’MFS Meridian European Value è quindi un fondo growth o value? A voi il giudizio.