Il successo dei fondi tematici deriva dalla capacità di individuare quei trend strutturali che avranno un importante impatto economico e sociale e andranno a ridefinire i modelli di business del futuro. Questo consente agli investitori di intercettare le aziende in grado di fornire extra rendimenti rispetto al mercato. Inoltre questi prodotti, facendo riferimento a fenomeni tangibili che influenzano la vita quotidiana, sono facilmente comprensibili dal cliente finale che ci investe. Ma come selezionare il giusto tema per diversificare efficientemente il portafoglio? Ne abbiamo discusso con alcuni professionisti del risparmio gestito in una tavola rotonda organizzata da FundsPeople.
La purezza tematica che fa la differenza negli investimenti

Non basta adottare un approccio top down basato su macrotemi che abbiano una narrativa accattivante per creare degli ottimi prodotti tematici. “Per identificare le migliori idee tematiche è essenziale avere un processo di investimento robusto, obiettivo e ripetibile, sia per quanto riguarda l’adozione del tema, sia per quanto riguarda la valutazione della sua qualità, ovvero il suo potenziale di crescita e la durata”, commenta Silvia Conti, associate investment director di Fidelity International. “Sono tre gli elementi essenziali: la purezza del tema, il suo potenziale di upside e la sua maturità. Quando si investe in maniera tematica, la ‘purezza’, cioè la presenza di un numero consistente di società esposte ad un determinato tema, sia all’interno dell’universo, che del portafoglio, è fondamentale per assicurare che questo soddisfi gli obiettivi degli investitori”, fa notare l’esperta. “È certamente anche importante analizzare il potenziale di crescita dell’universo investibile, confrontando ad esempio la crescita dei ricavi o degli utili rispetto a un benchmark, considerando allo stesso tempo anche il ciclo di vita del tema, evitando così le fasi precoci o troppo mature”, conclude Conti.
1/4I principali indici di riferimento sono value weighted, pertanto i titoli presenti in portafoglio vengono pesati in base alla capitalizzazione di mercato. Ancorare il portafoglio a questi benchmark vuol dire spesso concentrare l’allocazione su alcuni titoli molto grandi. I temi di investimento, invece, possono aiutare ad ottenere una maggiore diversificazione ai fattori growth e small cap e a favorire l’esposizione a settori con tassi di crescita interessanti. Questo è stato reso possibile dalla significativa specializzazione raggiunta negli ultimi anni, anche grazie allo sviluppo dei prodotti passivi nell’asset class. “Se si guarda all’indice MSCI All Country World notiamo che le banche rappresentano ancora la sotto-industria con il peso maggiore, mentre il peso delle energie rinnovabili, per esempio, è intorno al 2%, nonostante l’incremento degli ultimi anni”, sottolinea Pierluigi Poli, Fund Selection analyst di Amundi SGR. “Tuttavia quando si parla di diversificazione dei prodotti tematici, non si fa riferimento solo a quella settoriale, ma anche a quella temporale. I segmenti di portafoglio composti da fondi tematici sono spesso caratterizzati da un orizzonte più lungo, un turnover più basso e meno influenzato dalle variabili macroeconomiche tradizionali”, aggiunge Poli.
2/4I prodotti tematici permettono il superamento della tradizionale logica di allocazione basata sulla distinzione geografica e settoriale. “Sebbene questa sia ancora fondamentale nella costruzione dei portafogli, utilizzare i temi di investimento dà la possibilità di andare oltre l’approccio tradizionale e combinare le analisi dei trend di lungo termine con quelle fondamentali”, dichiara Mario Romano, direttore investimenti di Sella Sgr. “Questo consente di avere una visione di lungo periodo e fornire uno story telling per i clienti finali, dato il forte ancoraggio con l’economia reale”, conclude Romano.
3/4La pandemia da Covid-19 ha favorito il boom di prodotti tematici con più di 200 nuovi prodotti nel 2020 e ad oggi sono più di 1300 gli strumenti di questo tipo su scala globale con l’Europa al primo posto, coprendo circa il 51% di questo mercato. Ma quali sono le caratteristiche che hanno attratto gli investitori? A differenza delle asset class tradizionali più legate alle contingenze macroeconomiche del momento, i tematici sono unconstrained e sono flessibili in termini di allocazione geografica e consentono quindi di incrementare la diversificazione del portafoglio, proteggendolo da momenti di volatilità e oscillazioni dei mercati in quanto meno legati alla direzionalità di questi. “L’interesse per questi prodotti in termini di asset allocation è giustificato anche dalle interessanti performance: più di 2/3 dei fondi tematici a livello globale hanno sovraperformato i mercati azionari globali nell’anno concluso nel Marzo 2021”, risponde Federica Giuliani, fund research&alternative investments di Fideuram SGR AM. Secondo la fund selector l’inserimento dei fondi tematici all’interno dei portafogli può avvenire secondo due approcci. “Core-satellite, utilizzando asset class tradizionali nella parte “core” dell’allocazione e i tematici in un’ottica tattica, in modo da diversificare e fornire un potenziale di rendimento. Oppure, in alternativa, scegliere di inserirli con un ruolo strategico di lungo periodo nel portafoglio, creando un paniere molto diversificato di investimenti tematici, ciascuno in cluster di società di successo legati a determinati megatrend”, conclude.
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