La raccolta dell’industria dei fondi archivia il 2014 con quasi 129 mld

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foto: autor Flowercat, Flickr, creative commons

Il sistema del risparmio gestito in Italia archivia il 2014 con afflussi netti circa doppi rispetto al 2013 e pari a 128,6 miliardi, un patrimonio che sfiora i 1.580 miliardi di euro e il migliore risultato per i fondi aperti dal 1999 (+86,8 miliardi). Secondo Assogestioni, il mese di dicembre ha portato infatti altri 8,95 miliardi di euro nel sistema con le gestioni collettive (prevalentemente fondi aperti) sottoscritte per 5,57 miliardi e i mandati per 3,38 miliardi. Tra i gestori, il gruppo Intesa Sanpaolo continua a distinguersi per raccolta, vedendo affluire il mese scorso complessivi 2,86 miliardi di euro. Il suo patrimonio è lievitato in un anno sopra i 300 miliardi dai circa 250 miliardi di fine 2013, una porzione degli asset complessivi che passa al 19,8% dal 19,4%. La leader dell’industria Generali (masse in gestione di oltre 400 mld da 350 mld con una quota di mercato che resta intorno al 27%) ha raccolto 1,77 miliardi a dicembre, seguita dalla numero tre per asset under management, Pioneer Investments (878 milioni circa). Tra i gruppi con masse superiori al 2%, Poste Italiane l’anno scorso ha visto aumentare la propria quota di mercato al 3,8% dal 3,3% del 2013.

I flessibili si sono confermati anche nel 2014 la categoria di fondi preferita con afflussi complessivi per 41,6 miliardi, seguiti a distanza dagli obbligazionari, che incassano 28 miliardi circa. Bilanciati e azionari hanno chiuso l’anno con una raccolta rispettivamente pari a 10,76 e 8,3 miliardi. Bilancio in rosso per circa 2,9 miliardi solo per i monetari al termine di un anno che ha visto raccolta netta positiva anche per i fondi hedge (763 milioni). Quanto ai mandati istituzionali, che pesano più dei fondi sul patrimonio complessivo, questi hanno archiviato l’anno con sottoscrizioni circa raddoppiate rispetto al 2013 e pari a 31,7 miliardi.