E del livello di complessità stabilito da SFDR per il mercato (e per gli stessi fund selector) è consapevole anche Louis Stevens, head of sales - sustainable funds di Liontrust Asset Management: “Il regolamento SFDR ha reso più difficile il compito dei fund selector – afferma –. Da quando abbiamo lanciato i nostri primi fondi sostenibili nel 2001 non è mai esistita una definizione univoca di ciò che rende un prodotto sostenibile ed è per questo che la normativa cerca di fare chiarezza e contrastare il greenwashing”. L’esperto afferma, però, come sia stato “naturale” per Liontrust, decidere di mantenere la classificazione dei fondi articolo 9. “Siamo convinti di poter soddisfare tutti i requisiti previsti. Infatti, tutta la nostra strategia ruota intorno alla sostenibilità, che è al centro del modo in cui investiamo, selezioniamo le posizioni e cerchiamo di generare alfa”, rimarca. E questa convinzione poggia le basi su un processo in cui il primo passaggio nella definizione del fondo è, appunto, l’identificazione dei temi della sostenibilità. “Partiamo dalle tendenze della sostenibilità per individuare, all’interno dell’universo più ampio dell’MSCI World, le società che appaiono favorite da dinamiche di lungo periodo, perché contribuiscono a costruire un mondo più pulito, più sano, più sicuro. Procediamo poi ad analizzare la sostenibilità delle singole aziende, sia a livello di prodotti e servizi offerti sia di gestione dell’attività”. I primi due criteri applicati, dunque, “sono incentrati sulla sostenibilità”. Mentre il passo successivo è l’analisi fondamentale, “che svolge un ruolo indispensabile per qualsiasi tipo di fondo”. Entrambe le analisi, poi, sono svolte da ciascun membro del team. “In questo modo, per ogni azienda c’è una sola persona che esamina l’allineamento al tema della sostenibilità e il punteggio di sostenibilità, e tiene conto di queste informazioni nell’ambito dell’analisi fondamentale” afferma Stevens. La sostenibilità rientra infine anche nella fase di costruzione del portafoglio, “perché determina l’entità delle singole posizioni”. Certo, questo processo non trascura il tema dei rendimenti, anzi, lo accompagna. “Siamo convinti che le aziende sostenibili possano generare una crescita superiore e siano più resilienti di quanto creda il mercato – conclude l’esperto – e crediamo di poter sfruttare questa inefficienza tramite il nostro approccio di investimento orientato al lungo periodo”.
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