L’innovazione tecnologica sta ridisegnando le abitudini lavorative e di produzione. I leader aziendali e gli innovatori del settore tecnologico hanno un impatto disruptive non solo nel mondo reale ma anche nei portafogli.
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Il futuro della produzione industriale si evolve all’evolversi di tecnologie pioneristiche come la stampa 3D e la manifattura digitale accelerata, coinvolgendo le tradizionali filiere e procedure produttive dei settori più disparati, dall'aerospazio alle automobili, dai dispositivi medici all'elettronica.
Queste nuove tecnologie offrono possibilità del tutto inedite nelle fasi di progettazione, prototipazione e produzione su vasta scala di componenti, oltre a consentire di creare prodotti finali più sostenibili. Le società di investimento più attente hanno già intercettato questo trend e trovato il modo per inserirlo nelle loro strategie di investimento: Lyxor è una di queste.
Quarta rivoluzione industriale
“I nomi per descrivere questo fenomeno abbondano ma si tratta essenzialmente della digitalizzazione della manifattura, un trend in atto da diversi anni”, spiega Robert Bodor, presidente e CEO di Protolabs, fornitore di prototipi su misura e pezzi di produzione su richiesta con stabilimenti operativi in otto paesi. “Esistono due spinte chiave. Una è il "front end", ossia il commercio elettronico e l'utilizzo di internet per le transazioni tra imprese, l'altra è il "back end", che riguarda la trasformazione del processo manifatturiero e l'integrazione delle tecnologie internet e dei dispositivi IoT (internet delle cose) lungo l'intero processo di produzione e in altre aree della rete per acquisire dati (chiamati anche "big data" per via dell'enorme quantità di dati disponibili) e l'incorporazione di quanto appreso strada facendo in modo tale da trasformare il modo in cui produciamo grazie a questo sistema più intelligente”.
La pandemia e le sue ripercussioni hanno però inferto alle catene produttive uno shock forte alle catene produttive, forse il più intenso registrato nell'arco di una generazione. Prosegue Bodor: “Sul versante "front end", l'impatto principale è stata la crescita esponenziale dell'uso B2B dell'e-commerce. Secondo McKinsey il tasso di adozione è accelerato di 3-4 anni rispetto al trend storico”.
Focus sostenibilità
Come in tutti gli altri settori, anche nel manufatturiero la sostenibilità è diventata imprescindibile. Commenta Bjoern Klaas, vicepresidente e Managing Director di Protolabs: “Per noi è estremamente importante. Ai nostri clienti offriamo velocità e scorte virtuali, il che significa componenti disponibili in tempi più brevi e prodotti con modalità digitali. Grazie alla fornitura più reattiva e flessibile delle parti, il cliente non deve stoccarle in loco, e ciò significa che può occupare meno spazio e ridurre il rischio di obsolescenza (delle scorte). Ridurre la superficie significa ridurre la presenza fisica e dunque le emissioni di CO2”. Nel caso della produzione additiva, la stampa 3D è intrinsecamente digitale e consuma meno materiali per il modo in cui avviene (strato dopo strato). “Questo risparmio di materiale riguarda anche i singoli componenti, che sono riutilizzabili o riciclabili. Pertanto, il consumo di energia e materiali è decisamente inferiore con la produzione additiva”, prosegue Klaas. L'aerospazio è un caso esemplare: ogni chilogrammo di peso risparmiato per un oggetto volante come un aereo riduce le emissioni di CO2 di 25 tonnellate lungo il ciclo di vita. La stampa 3D consente ai progettisti di fare la stessa cosa e può arrivare a ridurre il peso del 55 per cento.
L’innovazione tecnologica e la necessità di vivere in un modo più sostenibile stanno sicuramente ridisegnando le abitudini lavorative e di produzione. I leader aziendali e gli innovatori del settore tecnologico hanno un impatto disruptive non solo nel mondo reale ma anche nei portafogli. Oggi Lyxor sceglie infatti di puntare su Protolabs: il titolo è detenuto all’interno di Lyxor MSCI Disruptive Technology ESG Filtered (DR) UCITS ETF (ticker Bloomberg: UNIC) e di Lyxor MSCI Digital Economy ESG Filtered (DR) UCITS ETF (ticker: EBUY), entrambi conformi all’articolo 8 della normativa SFDR. Fa anche parte dell'indice replicato dal nostro Lyxor Robotics & AI UCITS ETF (ticker: ROAI).