Una nuova soluzione azionaria globale concentrata, attiva e con un orizzonte di lungo termine incentrata sui leader della sostenibilità. Ninety One ha lanciato la strategia Global Sustainable Equity, che integra la gamma di capabilities sostenibili della casa di gestione comprendente le strategie Global Environment, UK Sustainable Equity e Global Multi Asset Sustainable Growth.
La strategia si pone l’obiettivo di favorire la transizione verso un futuro più sostenibile, in cui le esternalità saranno prezzate e valutate sempre di più. Per farlo, vengono infatti considerate non solo l’esternalità del carbonio, dove si è registrata un’attenzione significativa negli ultimi diciotto mesi, ma anche esternalità più ampie che hanno un impatto sui dipendenti di un'azienda, sulla società in generale e sul mondo naturale. Con questo obiettivo il team incorpora una valutazione della cultura dell’impresa per individuare quelle società che pensano con un’ottica di lungo termine alle loro attività e hanno le carte in regola per continuare a essere leader della sostenibilità in futuro. A margine del lancio il portfolio manager Stephanie Niven ha affermato: “Riteniamo che a livello globale la misura del successo si stia spostando da un gioco a somma zero - in cui il valore per gli azionisti è massimizzato a spese di altri stakeholder – a un concetto per il quale considerare più stakeholder nelle decisioni di business crea maggior valore per tutti”.
Continua a crescere l’attenzione per le tematiche ESG anche in casa M&G. Il gestore ha rafforzato le caratteristiche di sostenibilità del proprio fondo M&G (Lux) Sustainable Allocation Fund aggiungendo un obiettivo sostenibile all'obiettivo finanziario della strategia. Per effetto di questo cambiamento, a partire dal 20 maggio 2022 il fondo sarà riclassificato Articolo 9 ai sensi dell’SFDR. Benché considerazioni ambientali, sociali e di governance facciano parte degli obiettivi di investimento del fondo sin dal suo lancio nel 2018, secondo M&G l'integrazione di un obiettivo sostenibile specifico migliorerà ulteriormente il profilo ESG della strategia e fornirà agli investitori maggiore chiarezza sui risultati che il fondo mira a ottenere in ambito ambientale, sociale e di governance. Inoltre, l'introduzione di una serie di indicatori chiave di sostenbilità permetterà di monitorare più da vicino il contributo realizzato dal fondo nella promozione di un'economia sostenibile attraverso i suoi obiettivi ambientali e/o sociali, in particolare la mitigazione del cambiamento climatico. “Crediamo sia il momento opportuno per rafforzare la proposta del fondo attraverso la sua conversione ad articolo 9 dell’SFDR”, ha spiegato la portfolio manager Maria Municchi. “L’implementazione di un obiettivo sostenibile, di criteri di investimento più rigorosi e indicatori chiave di sostenibilità aiuteranno gli investitori a dimostrare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi ambientali e sociali”, ha detto.
Soluzioni indicizzate
WisdomTree ha ampliato la propria gamma di ETP su commodity con il lancio di due ETP sui metalli che forniscono esposizione sui temi della transizione energetica e delle batterie. Quotati su London Stock Exchange, Borsa Italiana e Börse Xetra, i prodotti WisdomTree Energy Transition Metals ETC (WENT) e WisdomTree Battery Metals ETC (WATT) replicano indici proprietari innovativi e hanno un rapporto di spese di gestione dello 0,45%. Al lordo di commissioni e spese, WENT intende replicare la performance del WisdomTree Energy Transition Metals Commodity Index TR, mentre WATT intende replicare la performance del WisdomTree Battery Metals Commodity Index TR.
Nello specifico il WisdomTree Energy Transition Metals ETC consente agli investitori di accedere ai metalli maggiormente coinvolti nel megatrend della transizione energetica, tra cui veicoli elettrici, trasmissione, ricarica, accumulo di energia, produzione di energia solare, eolica e a idrogeno. L’indice è attualmente composto da rame, nichel, alluminio, argento, zinco stagno, platino e oro.
Mentre il WisdomTree Battery Metals ETC consente agli investitori di accedere ai metalli maggiormente coinvolti nel tema dellae batteriae, un sottoinsieme del megatrend della transizione energetica, tra cui veicoli elettrici, ricarica e accumulo di energia. L’indice è attualmente composto da nichel, alluminio, rame e zinco.
“Il progressivo aumento dell’attenzione nei confronti dei cambiamenti climatici e l’accelerazione della transizione energetica rendono alcuni metalli indispensabili per sostenere qualunque sforzo di decarbonizzazione”, ha detto Alexis Marinof, head of Europe di WisdomTree.“Oggi siamo in grado di fornire una gamma di ETP incentrati sulla transizione energetica e sui temi legati alla produzione delle batterie e stiamo applicando il nostro approccio azionario tematico, guidato da esperti, ai nuovi indici delle materie prime, una novità rivoluzionaria nell’ambito delle commodity”.
Sempre WisdomTree ha reso disponibili tre nuovi ETP che offrono esposizione alle aree emergenti dell’ecosistema delle criptovalute su panieri con replica fisica. WisdomTree Solana (SOLW), WisdomTree Cardano (ADAW) e WisdomTree Polkadot (DOTW) sono quotati su Börse Xetra e la borsa svizzera SIX e sui listini di Euronext ad Amsterdam e Parigi. Sono inoltre autorizzati alla vendita in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Hanno un TER dello 0,95% e secondo quanto spiegato dal provider di ETP, attualmente si tratta delle commissioni più basse per prodotti ETP che offrono accesso a questi altcoin in Europa. Gli ETP sono prodotti pensati per offrire agli investitori un modo semplice, sicuro ed economico per ottenere esposizione sul prezzo di Solana, Cardano e Polkadot.
ETF climatici e ESG
Dopo aver lanciato nel 2020 una delle prime gamme di ETF che replicano gli indici SRI ex Fossil Fuel, Amundi ha fatto evolvere questa gamma di nove ETF per proporre agli investitori delle soluzioni di investimento in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Dal primo di marzo 2022, l'intera gamma, che rappresenta oltre 12 miliardi di euro di masse in gestione (in aumento del 120% rispetto a un anno fa), replica gli indici MSCI SRI Filtered PAB. La gamma, così, è conforme ai criteri degli indici climatici Paris Aligned Benchmark (PAB) dell’Unione Europea, concepiti per essere in linea con gli ambiziosi obiettivi dell’Accordo di Parigi, per ottenere la neutralità carbonica entro il 2050 e limitare l’aumento medio globale della temperatura a 1,5°C. I nuovi indici replicati dagli ETF di Amundi seguono una traiettoria di decarbonizzazione del 7% su base annua e integrano una riduzione immediata del 50% dell'intensità di carbonio rispetto all'universo investibile.
Amundi offre una delle gamme di ETF sugli indici SRI PAB più ampie e competitive, esposta a molteplici aree geografiche (inclusi UEM, Pacifico Ex-Giappone, UK IMI, EM Asia). Inoltre, sono stati modificati gli indici di riferimento di altri quattro ETF di Amundi per integrare i criteri climatici. Questi ETF replicano ora gli indici MSCI ESG Broad CTB Select, costruiti in linea con gli obiettivi degli indici Climate Transition Benchmark (CTB) dell’Unione Europea. “Con quest’ultima evoluzione della gamma, Amundi ETF ribadisce il suo impegno strategico nel facilitare l’avvicinamento degli investitori alle soluzioni di investimento ESG e climatiche”, ha detto Arnaud Llinas, head of ETF, Indexing & Smart Beta.
Sempre Amundi ha ampliato la gamma di ETF ESG con la conversione di due dei suoi principali ETF azionari (sugli indici CAC 40 e STOXX Europe 600), che integrano ora i criteri ESG.
L’Amundi CAC 40 UCITS ETF DR è diventato Amundi CAC 40 ESG UCITS ETF DR. L'ETF replica l’indice CAC 40 ESG e consente agli investitori di esporsi alle principali 40 azioni francesi che dimostrano solide pratiche ambientali, sociali e di governance, selezionate dal paniere di titoli che compongono l'indice CAC Large 60, attraverso un rigoroso screening basato su esclusioni e un approccio best-in-class. Questo ETF ha un'impronta di carbonio ponderata ridotta, e il suo rapporto green-to-brown migliore agevola la transizione verso investimenti low carbon.
L’Amundi Stoxx Europe 600 UCITS ETF è diventato Amundi Stoxx Europe 600 ESG UCITS ETF DR. L’ETF, commercializzato in Italia esclusivamente per la clientela professionale, replica l’indice STOXX Europe 600 ESG Broad Market e consente agli investitori di esporsi alle azioni dei Paesi europei sviluppati, selezionando dall’indice STOXX Europe 600 l’80% delle azioni con il punteggio ESG più elevato. Gli emittenti coinvolti in pratiche controverse sono esclusi.