Le gestioni più performanti non sono le più costose

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Da una ricerca dedicata alle commissioni di gestione praticate nell’ambito degli investimenti istituzionali condotta da bfinance, società internazionale indipendente di consulenza finanziaria, emerge che i migliori gestori, che superano regolarmente gli indici di riferimento in un quadro dominato da rischi, non richiedono commissioni di gestione maggiori dei loro colleghi meno performanti. Al contrario, e non scontato, i gestori migliori presentano un posizionamento di prezzi leggermente inferiore alla media. L'indagine Investment Management Fees: Seeking Value for Money di bfinance ha analizzato circa 3200 quotazioni di 650 società di gestione: comparando le richieste iniziali delle società di gestione e le spese effettivamente pagate dall’investitore, la ricerca dimostra la capacità degli investitori istituzionali di negoziare le commissioni di gestione, in modo da ottenere il meglio dai loro investimenti.

“La dinamica di determinazione delle commissioni di gestione dipende da una moltitudine di fattori", dichiara Ottavia Sebastiani, director e responsabile per il mercato italiano di bfinance, "esterni al funzionamento di un mercato concorrenziale che concederebbe un premio ai migliori gestori. Di conseguenza, è essenziale concentrarsi sulla capacità di ciascun gestore di creare un valore, prima di iniziare una negoziazione sui prezzi con i migliori gestori all’ultima fase di offerta e trattativa privata.”

Secondo i dati presentati nel report le commissioni di gestione diminuiscono in maniera significativa laddove le dimensioni del mandato aumentano: tra un mandato di 100 milioni e uno di 400 milioni di euro, il livello medio delle commissioni di gestione stabilite in una prima quotazione (prima della negoziazione) diminuisce del 15. I gestori che dimostrano una reale capacità di superperformare in maniera regolare i loro indici di riferimento non richiedono commissioni di gestione più elevate: il loro posizionamento di prezzo è in realtà identico se non addirittura leggermente inferiore a quello dei gestori meno performanti. Inoltre, il livello delle commissioni di gestione rilevate alla conclusione di un primo giro di una procedura di offerta privata non è fisso e può variare: l’abbassamento del prezzo ottenuto a seguito di negoziazione rappresenta in media il 20% e le forme di remunerazione basate sulle commissioni legate alle performance sono più frequenti e sono riequilibrate in favore degli investitori.            

Globalmente, le commissioni di gestione risultano piuttosto stabili negli ultimi tre anni. Un’eccezione è da osservare sulle strategie a bassa volatilità (Low Vol) che hanno visto le commissioni di gestione ridursi determinando uno sviluppo di offerte di investimento su questa classe di attività. Ian Shea, responsabile della ricerca Azioni di bfinance commenta “contro ogni logica, il grado di correlazione tra la qualità della gestione e il livello delle spese è debole. Le gestioni più performanti sono tra le più competitive per quanto riguarda le spese ed accettano di lavorare con gli investitori per studiare delle formule di remunerazione creative basate sulle performance. Conducendo una buona negoziazione, è possibile ottenere un risparmio notevole, conclude.”