I numeri che ruotano intorno alla gestione dei grandi portafogli continuano a macinare risultati da record, nonostante la difficoltà dei primi mesi del 2016. Le quotazioni d’ingaggio dei private banker fanno concorrenza ai giocatori di calcio e, secondo gli operatori, iniziano a fare invidia ai banchieri d’affari. “Non c’è da sorprendersi. Quando qualcuno paga per prestarti i soldi non c’è limite alla corsa al rialzo del risparmio gestito e del mondo che gli gira intorno”, fa sapere un banchiere che preferisce l’anonimato. Il ‘new normal’ di un mondo a tassi negativi spinge alla ricerca di soluzioni gestite che diano un minimo di rendimento (anche a costo di pagare commissioni significative) e i valori di riferimento stanno assumendo dimensioni molto corpose.
Le masse dei paperoni crescono dal 5,8% al 7,8%. Innocenzi nuovo presidente AIPB

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