Richard Titherington e Joanna Kwok, esperti di mercati emergenti della casa di gestione, puntano su tecnologia, sanità, sostenibilità e crescita dei consumi interni in Cina.
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L’accelerazione di trend già in atto in seguito al Covid-19 ha interessato anche i mercati emergenti e quelli asiatici. La Cina, che al mondo è stata la nazione ‘FIFO’, ovvero la prima ad essere entrata nell’emergenza e la prima ad esserne uscita, sembra in una posizione ottima per cavalcare la ripresa, forte anche dell’enorme potenziale di crescita dei consumi del mercato interno. Di Asia e delle opportunità del Paese del Dragone si è parlato nell’International Media Summit, l’appuntamento annuale organizzato da J.P. Morgan AM per fare il punto sulle sfide del settore e dei mercati. “È stato un ambiente molto sfidante ma nonostante tutto abbiamo avuto dei buoni risultati”, afferma Richard Titherington, chief investment officer e responsabile dei mercati emergenti e l’Asia, una delle figure apicali della società di gestione statunitense che ha preso alla sessione di Q&A a margine dell’evento. Titherington ha ripercorso in breve le tappe di un 2020 che difficilmente gli investitori dimenticheranno: “A inizio anno abbiamo assistito a un crash dei marcati di inaudita violenza e poi ad un rally altrettanto forte. Nonostante le previsioni sugli impatti della pandemia sul PIL delle principali economie mondiali invitassero alla cautela, i mercati azionari hanno fatto molto bene, anche grazie agli stimoli fiscali dei Governi. E soprattutto abbiamo visto la Cina performare incredibilmente bene, con un rimbalzo guidato dai titoli growth”, afferma il manager. Ma alla domanda “A che punto siamo adesso?”, la risposta di Titherington è schietta: “Il contesto economico è ancora challenging”, vale a dire che per gli investitori è d’obbligo procedere con una buona dose di prudenza.
Tecnologia e sostenibilità
“Manteniamo l’attenzione sul lungo termine, non solo per le aziende che hanno tratto vantaggio dalla pandemia, ma anche quando la normalizzazione tornerà ad affermarsi”, è a partire da questa premessa che Joanna Kwok, portfolio manager del team degli Emerging Markets e Asia Pacific Equities, individua i titoli su cui puntare. Sono due i settori su cui focalizzarsi: tecnologia e sanità. “La domanda è aumentata per le società tecnologiche asiatiche ed emergenti. Negli ultimi 6-9 mesi, lo sviluppo tecnologico e i cambiamenti nelle tendenze dei consumatori si sono condensati e accelerati per diversi anni. Ne sono un esempio gli acquisti online, l'e-commerce, il cloud computing, l'infrastruttura cloud”, evidenzia Kwok. “Nel settore sanitario, invece, la Cina ha già spostato i suoi sforzi verso una produzione di farmaci più innovativi, ma anche la diagnostica e i fornitori di servizi medici sono aree in crescita, accelerate dal virus. Tra questi figurano le principali società di outsourcing della ricerca medica”, avverte il manager. Tra le tendenze che si sono imposte vi è anche quella degli investimenti ESG, che ora si configura come tema chiave per l’azionario della regione. “Il COVID-19 ha messo in evidenza le implicazioni ESG, in particolare relative al fattore "S". Abbiamo sempre creduto che l'ESG sia integrato nel processo decisionale. Attraverso il nostro team di investitori, copriamo oltre 1.300 titoli e per tutti questi, comprendiamo i rischi potenziali affrontati da ogni attività, spesso specifici per il settore in questione”, afferma Titherington.
Consumi interni in Cina
Nonostante abbiano già avuto un anno forte e le valutazioni in molti casi siano alte, J.P. Morgan AM continua a vedere buone opportunità nei titoli azionari cinesi: “La crescita della classe media cinese sta creando un gruppo enorme di consumatori più prosperi e più esigenti e sta portando alla ‘premiumizzazione’, ovvero al passaggio a beni e servizi di qualità superiore. C'è stata anche una domanda di miglioramento dell'assistenza sanitaria e riteniamo pertanto che la spesa in questo campo continuerà a crescere in percentuale del PIL e che le interessanti dinamiche della domanda siano accompagnate da impressionanti passi avanti nell'innovazione”, conclude Joanna Kwok.