Nella seconda parte della tavola rotonda con i fund selector abbiamo chiesto quali strategie si utilizzano per definire l’asset allocation di portafoglio.
Per accedere a questo contenuto
Come ben sappiamo, i portafogli vengono costruiti sulla base di logiche strategiche e tattiche a seconda dell’asset class e dall’investment period di riferimento.
Per fare questo i fund selector fanno uso di diverse tipologie di prodotti e strumenti finanziari che includono fondi aperti attivi e passivi, chiusi oppure singoli titoli e derivati. Matteo Santoro, portfolio manager di Kairos, ci spiega che la arte rilevante del book utilizzato riguarda strategie long short equity e macro. “Parte rilevante del book sono le strategie long short equity e macro. Stiamo rivalutando il lavoro tradizionale dello stock picker che sta cambiando a causa della tecnologia. Infatti le case migliori di long short equity hanno ampliato i team quantitativi, che riescono a fare più lavoro degli stock picker", spiega il manager. "Adottiamo strategie più direzionali per cavalcare trend strutturali forti come le materie prime, software e tecnologia e poi in questo momento stiamo privilegiando gli emerging market, come la Cina e il Brasile”. Il gestore non fa uso di ETF, ma prende posizioni tattiche con strategie long only absolute con l’obiettivo finale di trovare fondi che riescano sempre a generare alpha.
Monte dei Paschi di Siena fa anche di fondi alternativi Ucits per la parte core di portafoglio. Le strategie alternative dovrebbero essere l’ingrediente che aggiunge diversità e stabilizzazione al classico portafoglio bilanciato. Nella pratica molti gestori alternative non offrono questa diversità, poiché i loro processi d’investimento consegnano un coacervo di esposizioni, più o meno mascherate, ad asset class tradizionali.
"Per tale motivo, tra le varie strategie alternative, privilegiamo quelle di relative value e più legate a fattori ‘idiosincratici’ (ossia che non hanno necessariamente bisogno di mercati in salita per ‘vincere’) come, tra le altre, merger&arbitrage e long/short credit, ambedue selezionando gestori attivi a basso beta”, spiega Marco Frattolillo, fund selector per la componente azionaria, Monte dei Paschi di Siena.
“Utilizziamo fondi passivi prevalentemente nelle aree di investimento mature, che sono presenti in piccola parte nel portafoglio core della strategia core/satellite. Uno strumento passivo che viene utilizzato nel portafoglio satellite, offrendo in realtà soluzioni di asset allocation attive, è l’ETF sia per la sua versatilità che per l’ampia gamma offerta. L’ETF contribuisce a un maggior grado di flessibilità in termini di allocazione delle risorse in linea con le decisioni del comitato strategico e ad una maggiore velocità in termini operativi”.
Anthilia SGR utilizza gli ETF sia per parte strategica che tattica. “Rispetto ai tradizionali fondi a benchmark preferiamo l’utilizzo di strumenti passivi per un più efficiente accesso ai mercati e ai differenti premi per il rischio che vogliamo inserire in portafoglio con solo da un punto di vista strategico ma anche, e soprattutto, da un punto di vista tattico”. Tra questi momentum, mininum volatility e più recentemente value”, spiega Massimiliano Orioli, partner e responsabile gestioni patrimoniali di Anthilia Capital Partners. “Al momento, ci stiamo orientando anche su CTA, currency management e global macro, in quanto posseggono delle view che gli permettono di adattarsi meglio a nuovi contesti di mercato, riducendo i long short equity”.
Negli ultimi anni c’è stato un incremento ultimo anno nelle gestioni patrimoniali di strumenti passivi per ridurre i costi. “Oggi utilizziamo soprattutto ETF (qui abbiamo implementato un database interno finalizzato a calcolare il total cost of ownership), ma siamo pronti ad aumentare la quota di comparti passivi (index tracker) che costituiscono uno strumento di allocazione a basso costo dei portafogli. ”, spiega Alessandro Angelini, fund analyst di Euromobiliare Advisory SIM. Facciamo uso anche di strategie alternative liquide dove Euromobiliare ha da sempre costruito un importante expertise interno. Queste strategie oggi sono all’interno di linee dedicate (GP) e sono all’interno dei portafogli modello”.