Le sfide aperte nell’industria dei fondi nel racconto di chi li seleziona

Carlo Vedani, Filippo Zafferoni, Roberto Bianchi, David Karni, Stefano Battel, Elisabetta Micheli

L’industria del risparmio gestito opera nella sintesi tra rischio e rendimento. Una volta stabiliti i confini logici entro cui agire, tuttavia, i professionisti attivi nella fund selection si confrontano con la contingenza dei mercati e con la capacità di adattare processi quantitativi e qualitativi in termini di selezione. Da qui la ricerca di strategie che abbiano una “consistenza” nel tempo, ma anche la flessibilità di adattarsi a nuove richieste o fronteggiare sfide inattese generate, come in tempi recenti, dalla “rivalità” innescata dai titoli di Stato o dall’insorgenza dei fondi passivi. I fund selector interpellati da FundsPeople nell’approfondimento dedicato alle view sul secondo semestre, sono stati così invitati a raccontare quelle che, nella loro esperienza quotidiana sul campo, sono le sfide in ambito selezione. Quelle future, certo, ma anche quelle con cui hanno fatto i conti in questi anni in cui l’industria del risparmio si è confrontata con volatilità e inflazione, con l’avvento massiccio dell’intelligenza artificiale e con le nuove richieste del mercato. In questa prima parte dell'approfondimento i commenti di Alicanto Capital, Banca Aletti, Banor SIM, BCC Risparmio & Previdenza, Cherry Bank ed Eurizon. Domani la seconda parte dell'approfondimento dedicato alle sfide della fund selection.

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