L’oro non è più un bene rifugio

Gold News
Shreyas Malavalli (Unsplash)

Come noto l’oro è sempre stato un asset utilizzato come elemento di decorrelazione per il portafoglio. Il bene rifugio per eccellenza. Tuttavia nell’ultimo periodo l’andamento del metallo giallo si è mosso in sincrono con il mercato. È interessante, in proposito, dare uno sguardo all’indice VIX. Dopo la forte volatilità vissuta dal mercato nel corso del 2022, a causa della guerra in Ucraina e dell’aumento dei tassi d’interesse operato dalle Banche centrali, il cosiddetto “indice della paura” di recente è tornato a livelli minimi. Sembra che i mercati siano tornati verso una comfort zone e che nulla, in questo momento, possa diventare motivo di preoccupazione. D’altro canto, però, in questi rari casi, il prezzo dell’oro dovrebbe scendere in quanto i rischi di mercato sono più contenuti. Ebbene, questo non è accaduto. Perché?

VIX

Fonte: Google finance.

La domanda delle banche centrali

Nel 2022 la domanda di oro da parte delle banche centrali è stata la più forte mai registrata e, nei primi tre trimestri del 2023, questa fonte di domanda è stata in grado di superare i livelli del 2022. Sebbene sia difficile superare questi livelli, la domanda per il 2024 potrebbe essere della stessa portata. “I Paesi non appartenenti al G7 stanno acquistando oro a un ritmo record per diversificare le loro riserve in valuta estera”, spiega Nitesh Shah, head of commodities and macroeconomic research, WisdomTree. Gli eventi del 2022, quando gli asset della banca centrale russa in valute del G7 sono stati congelati, hanno messo in allarme molte altre banche centrali.  

Il consenso è fortemente convinto che, nel corso dell'anno, si assisterà a una riduzione dei tassi d'interesse. Se all'inizio del 2024 si pensava che i mercati si stessero sbilanciando sulla tempistica e l'entità dei tagli, ora gli stessi hanno corretto le loro previsioni e ipotizzano che i primi tagli da parte della Fed e della BCE si verificheranno verso la metà dell'anno. “Riteniamo che i tagli dei tassi saranno positivi per la maggior parte delle asset class cicliche, comprese le materie prime”, spiega Shah.

Posizionamento

In questo scenario orso, l’oro si sta comportando molto bene. Con la Federal Reserve che non ha tagliato i tassi nemmeno nell’ultima riunione, i rendimenti obbligazionari tornano ai livelli di novembre 2023, mentre il dollaro USA si apprezza: “Riconosciamo che se gli investitori ritengono che la Federal Reserve stia commettendo un errore politico, il posizionamento potrebbe effettivamente aumentare, in quanto utilizzerebbero l'oro come copertura”.

Wisdomtree Physical Gold

Fonte: Borsa Italiana.

Tuttavia, l’opinione di Livio Spadaro, senior portfolio manager di Frame Asset Management è che “l’oro, tra tensioni geo-politiche e prospettive economiche incerte, può ancora rappresentare una buona difesa all’interno del portafoglio”.