Mark Denham (Carmignac): "Sottovalutare l'innovazione in Europa è un errore di investimento"

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Mark Denham. Foto ceduta (Camignac).

Il mito per cui in Europa non ci sarebbero sviluppi in campo di innovazione è solo un falso mito. A dirlo è Mark Denham, manager di Carmignac ribadendo che sottovalutare l'innovazione che sta avvenendo nel Vecchio Continente sarebbe un errore di investimento. Il portafoglio del fondo Carmignac Portfolio Grande Europe, con Marchio FundsPeople e Rating C (Consistente), comprende pionieri nell'universo digitale, come Delivery Hero o la spagnola Allfunds, nonché aziende leader nel settore delle biotecnologie, come AstraZeneca. "L'Europa sta lentamente recuperando terreno con le altre economie sviluppate. Ci sono nicchie di eccellenza nel Vecchio Continente da non sottovalutare. Il problema è che il mercato dei capitali privati ​​non è così sviluppato, quindi c'è un gap di capitale rispetto ad altre regioni” spiega.

Ma questo è il quadro positivo a lungo termine per le azioni europee. A breve termine invece si avvicinano venti di incertezza. Il tema centrale dei colloqui di Denham con le aziende ruota chiaramente attorno all'inflazione. L'aumento dei costi di produzione, i prezzi delle materie prime, l'interruzione delle catene di approvvigionamento e ancora l'elevata domanda e la scarsa offerta stanno creando un terreno molto complesso per le aziende.

"La grande domanda oggi è se le aziende saranno in grado di trasferire l'inflazione dei costi sui loro prezzi, afferma il manager. Ma questo apre a un secondo interrogativo: se ciò avverrà qual è il rischio che prontamente soffochi la domanda dei consumatori? Perché se tutte le aziende iniziassero ad aumentare i prezzi, potrebbe arrivare un punto in cui la popolazione non sarebbe più in grado di acquistare. E questo avrebbe un impatto sulla crescita. Oggi, lo scenario centrale con cui lavorano da Carmignac è ​​segnato dal rischio inflazione - soprattutto negli Stati Uniti - unito a una crescita più lenta a livello mondiale e a politiche fiscali e monetarie meno favorevoli. Ma la chiave sarà capire in che modo le aziende europee riusciranno a gestirlo.

alla scoperta del carmignac portfolio grande europe

Carmignac è ​​più di una casa specializzata unicamente nel reddito fisso. Mentre la sua forza è stata tradizionalmente nello spazio obbligazionario, la boutique francese ha scommesso sulle azioni negli ultimi anni, ampliando i suoi team con nuovi professionisti specializzati sul mercato azionario. Il processo di investimento del Portoflio Grande Europe combina selezione secondo criteri finanziari con l'esperienza dell'analisi fondamentale. Si tratta di un portafoglio concentrato (35-40 idee), con un orizzonte temporale di cinque anni e una forte propensione verso società di alta qualità e a grande capitalizzazione.

Tre sono gli elementi peculiari che definiscono il processo di investimento di questo fondo. La prima fase è un filtro finanziario elaborato dallo stesso Denham 18 anni fa. Il sistema cerca aziende con una storia alle spalle di generazione di profitti elevati e sostenibili che abbiano anche reinvestito nello sviluppo della loro innovazione. Il naturale risultato di questi filtri finanziari tende ad allontanare il portafoglio da settori a redditività volatile, come quelli altamente ciclici, come il bancario per avvicinarsi invece a quelli ad alto valore aggiunto, come la salute, la tecnologia, i consumi e alcune nicchie industriali. "L'obiettivo di cominciare questo processo proprio con l'approccio di un filtraggio finanziario è quello di avere un metodo. Voglio assicurarmi di iniziare con una chiara definizione di cosa sia la qualità”, spiega il manager.

SRI e innovazione

La seconda fase è il livello SRI. Questo fondo, classificato come Articolo 8 dalla SFDR, mira a essere low carbon e a investire in società allineate con gli SDGs. Il suo approccio all'ESG si basa sia su esclusioni negative da alcuni settori controversi sia da una ponderazione positiva basata sulla ricerca delle società meglio allineate con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Infine, il terzo elemento è che il fondo ha un piccolo paniere di portafoglio dedicato alle imprese innovative in Europa. È una gamba che storicamente ha rappresentato il 10-15% del fondo e che potrebbe includere società appena quotate in borsa (e quindi non avrebbero passato il filtro finanziario in quanto ancora non avevano una storia alle loro spalle).