Martorella (AXA IM): "L'obiettivo di un investimento ESG non deve prescindere dalla performance"

Il rischio per un asset manager di non essere un protagonista dell’ESG non è soltanto di natura extra-finanziaria, ma si manifesta anche e soprattutto a livello di numeri. L’attenzione per la sostenibilità diventa dunque un fattore determinante nella costruzione dei portafogli e nella selezione dei titoli su cui puntare: “Il nostro obiettivo di investire con criteri ESG non deve mancare in alcun modo quello di centrare delle performance risk-adjusted superiori al fatto investire senza questi criteri”, spiega Pietro Martorella, amministratore delegato di AXA IM.

Inoltre secondo l'AD: "La perfomance finanziaria delle aziende che si espongono a rischi ESG tende ad essere potenzialmente danneggiata dai cattivi comportamenti in tali ambiti. Al contrario le aziende che adottano politiche sostenibili e una condotta da best-in-class, sono premiate dalle performance”. Un orientamento che nel caso di AXA IM è sostenuto dai risultati: “Negli ultimi 5 anni abbiamo ottenuto un premio finanziario significativo per le nostre strategie che applicano criteri ESG, sia sul lato della riduzione del rischio che del premio di performance “, evidenzia.

Anche a livello di percezione un asset manager ESG ha un vantaggio: facendosi portatore di politiche di engagement diretto nelle società investite, viene riconosciuto un agente attivo di cambiamento della società. "Il nostro ruolo è di influenzare le aziende nell’andare in una direzione corretta, per evitare che gli animal spirits dell’economia prendano il sopravvento, con impatti potenzialmente disastrosi per la società”, conclude.