Materie prime in vista di un super ciclo? Ecco la view di Plenisfer SGR

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Foto di Marek Studzinski, Pixabay

Non solo titoli tecnologici. E dunque fondi d’investimento che guardano agli azionari. Nell’anno della pandemia le materie prime hanno registrato forti guadagni. La ripresa che accompagna le prospettive di uscita dall’emergenze economico-sanitaria (piano vaccinale permettendo) hanno sostenuto le commodity più di altre asset class. Sono molti dunque gli investitori che si interrogano se questo sia l’inizio di un prossimo “super ciclo” o se i rimbalzo iniziato nel 2020 e accompagnato dalle politiche fiscali accomodanti sia vicino invece destinato a calare. Secondo gli esperti di Plenisfer SGR si tratta più della prima ipotesi: “i prezzi potrebbero registrare un’ulteriore crescita nei prossimi due anni”.

I fattori pro materie prime

Nello specifico, per la SGR guidata da Giordano Lombardo, la vera sfida sarà capire quali materie prime hanno un potenziale a lungo termine e quindi beneficeranno dell’inizio di un super ciclo. La boutique si basa su una serie di fattori. Da una parte c’è una crescita sostenuta della domanda in Cina, che rappresenta il 50% della domanda di materie prime industriali. “Sebbene il consensus indichi una certa moderazione nella crescita economica cinese nella seconda metà del 2021, il Pil reale dovrebbe ancora essere nella regione del 7,5-8% nel 2021 e del 5% nel 2022”, spiegano. Inoltre, “il 2021 sarà anche il primo anno del quattordicesimo piano quinquennale della Cina piani di riforma dettagliati saranno annunciati quest'anno e, a nostro avviso, potrebbero trainare la domanda di materie prime. In ogni caso, una normalizzazione della crescita in Cina dovrebbe essere compensata, in una certa misura, anche dalla ripresa guidata dai vaccini nel resto del mondo”.

Il secondo fattore riguarda la crescita limitata dell’offerta dei metalli di base nei prossimi anni. “La capital intensity per le miniere è triplicata negli ultimi 40 anni in termini reali, mentre gli investimenti per la manutenzione sono più che raddoppiati dal 2004 ad oggi. Ulteriori fattori strutturali, come la focalizzazione degli investitori sui fattori ESG, sono in aumento e rappresentano considerazioni e costi aggiuntivi per le aziende in qualsiasi progetto di sviluppo. Tutto ciò ci suggerisce che ulteriori investimenti nella crescita saranno improbabili   nel breve termine e che quindi la crescita dell'offerta sarà limitata, con ricadute in termini di sostegno ai prezzi”, dicono.

Poi c’è da considerare la politica monetaria espansiva, “le aspettative di un’inflazione in aumento e un dollaro debole, dovrebbero fornire ulteriore sostegno alla domanda e ai prezzi delle materie prime”, spiegano dalla SGR. Infine c’è il tema della transizione energetica. “La politica sta guidando un cambiamento strutturale verso le energie rinnovabili e i veicoli elettrici. Secondo Wood McKenzie, è probabile che i metalli esposti direttamente alle batterie EV, tra cui rame, litio e terre rare, subiscano una crescita della domanda trasformativa che porterà a un ulteriore rialzo dei prezzi e / o a un periodo prolungato di prezzi elevati. La decarbonizzazione dell'elettricità, dell'industria e dei trasporti richiederà un'ampia gamma di materie prime e il rame potrebbe esserne il principale   beneficiario della domanda. Sia l'Europa che gli Stati Uniti stanno implementando piani di stimolo alla crescita ad alta intensità per i metalli che, insieme al rimbalzo della domanda cinese, portano a potenziali problemi di offerta”.

Selezione e gestione attiva

In base a questi fattori gli esperti preferiscono l'esposizione a metalli importanti per le tecnologie future, vale a dire rame, metalli per batterie e platino. “I rischi, ovviamente, rimangono”, continuano dalla SGR. “Se l'economia cinese rallentasse o la campagna di vaccinazione venisse interrotta, con conseguenti impatti sulla ripresa economica nel resto del mondo, si avrà un impatto sul settore almeno a breve termine. E anche le modifiche alla tassazione del settore minerario potrebbero influire sulle proiezioni. Tuttavia, riteniamo che le tendenze strutturali, come l'elettrificazione, supportino la nostra view a medio-lungo termine secondo cui siamo all'inizio di un super ciclo in alcune materie prime e investimenti ad esse connesse. Ma, per selezionare i vincitori a lungo termine tra le materie prime, sarà necessaria una gestione veramente attiva e un'analisi approfondita dei fondamentali”.