Materie prime sotto la lente d’ingrandimento

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Panegyrics of Granovetter, Flickr, Creative Commons

Materie prime energetiche

Partendo dalla materia prima più importante, il petrolio, nel lungo periodo sembra evidente che il crescente impiego di energie rinnovabili ridurrà il consumo di combustibili fossili. Nonostante la rapida crescita di veicoli elettrici, il petrolio rimarrà ancora per molto tempo importante nell’ambito dei trasporti. “Nel breve periodo la domanda rimarrà robusta, le sanzioni ridurranno la produzione iraniana, quella venezuelana continua a restringersi e la produzione americana di scisto risulta attualmente vincolata dal collo di bottiglia del bacino Permiano (tra Texas e Nuovo Messico)”, spiega David Moss, managing director, co-head of global equities di BMO Global Asset Management. “Questi fattori suggeriscono che il prezzo del petrolio si manterrà intorno ai livelli attuali, muovendosi in una fascia compresa tra i 60 e gli 80 dollari”.

Materie prime agricole

“A differenza di altri settori delle materie prime, la domanda di prodotti agricoli tende a rimanere sostanzialmente stabile, sebbene sia soggetta a fattori di lungo periodo come l’aumento della popolazione globale e la diminuzione dei terreni agricoli disponibili, spiega Fabien Weber, investment director di GAM. Un periodo di condizioni meteorologiche favorevoli negli ultimi anni ha permesso all’offerta di prosperare, ma i recenti periodi di siccità hanno portato a preoccupazioni specifiche in merito all’offerta di soia in Argentina, alle coltivazioni di cacao in Costa d’Avorio e alla produzione di grano negli Stati Uniti, tutti timori che hanno avuto un impatto positivo sui prezzi.

Metalli primari

La dinamica della domanda e dell’offerta per i metalli industriali offre al momento delle opportunità interessanti, e il mercato si trova ora in una fase di scarsità dell’offerta che non si registrava da 20 anni. Tuttavia, i prezzi non sono aumentati come previsto. Secondo Fabien Weber, le motivazioni di questo fenomeno sono da ricercare nei crescenti timori sulle previsioni di crescita della Cina. “Detto questo, la domanda di metalli si è modificata negli ultimi anni e riflette i cambiamenti avvenuti in campo tecnologico. Un esempio chiave in questo senso è la crescente domanda di mercato di auto elettriche e la necessità di sviluppare batterie finalizzate a supportare questa crescita. Il litio e il cobalto sono stati i principali beneficiari di questa maggiore domanda, e dato che l’offerta per questi metalli è già limitata, le aziende ricercano accordi direttamente con i fornitori piuttosto che fare affidamento sul mercato per garantirsi le forniture”. 

Secondo l’analisi degli flussi settimanali di ETF Securities invece, gli ETP long su nichel alluminio hanno beneficiato dei maggiori investimenti da febbraio 2018 a fronte della ripresa dei prezzi. I prezzi del nichel sono saliti del 2,5%, mentre l'alluminio ha registrato un rialzo del 4,2% a metà agosto. Il rame è riuscito a guadagnare solo lo 0,1% in quanto lo sciopero di Escondida (la più grande miniera di rame del mondo) è stato evitato all'ultimo minuto quando il governo cileno ha iniziato a fare da mediatore tra il sindacato e BHP Billiton.

Metalli preziosi

Il complesso dei metalli preziosi ha subito delle pressioni nel 2018 a causa del rafforzamento del dollaro USA, in un contesto di rialzo dei tassi d’interesse. Il platino e il palladio si sono collocati alla testa dei ribassi con una performance pari a -16% e -18,3% dall’inizio dell’anno (YTD). Oltre al dollaro forte, la performance del platino in particolare è stata intaccata dal sentiment estremamente negativo, dai fondamentali deboli e dall’andamento fiacco dell’oro. Anche il palladio, metallo prezioso fratello del platino, essendo maggiormente destinato ad usi industriali, ha risentito delle ripercussioni delle guerre commerciali all’insegna delle ritorsioni reciproche. “Riteniamo che, dal punto di vista dei fondamentali, il palladio non abbia registrato grandi cambiamenti e che l’outlook di questo metallo prezioso sia decisamente più positivo rispetto a quello del platino”, spiega Aneeka Gupta, associate director, WisdomTree Europe