Maya Bhandari, i tre pilastri del Threadneedle (Lux) Global Multi Asset Income Fund

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Negli ultimi anni si sono sviluppate diverse strategie d’investimento per affrontare l’andamento altalenante dei mercati; una fra queste è la strategie multi-asset income. A parlarcene è stata Maya Bhandari, gestore del fondo con doppio rating Blockbuster-Consistente Funds People Threadneedle (Lux) Global Multi Asset Income di Columbia Threadneedle Investments.

Il fondo ha come obiettivo quello di accrescere il capitale investito nel medio-lungo periodo attraverso una strategia a gestione attiva che mira ad ottenere un flusso cedolare annuo del 5%. Il gestore ha la possibilità di investire in azioni, titoli di debito emessi da emittenti di tutto il mondo e integrando tale rendimento tramite l’utilizzo di derivati. “La nostra fonte di reddito deriva il 40% da equity, 40% dal fixed income e dallo 0 al 20% da strumenti derivati”. 

Gli strumenti derivati saranno utilizzati per aumentare o ridurre l'esposizione alle attività sottostanti e possono generare leva finanziaria: “Utilizziamo derivati con lo scopo di sfruttare determinati rialzi o ribassi di mercato”, spiega il gestore. Il fondo investe a livello globale senza bias geografici: “Selezioniamo azioni di società attraverso una combinazione di approcci top-down e bottom-up e obbligazioni corporate o governative di tutto il mondo”. Dal suo lancio, il fondo ha raggiunto gli obiettivi di performance, la cedola è stata infatti del 6,32% nel 2015, 6,62% nel 2016 e 5,83% nel 2017 mentre il rendimento annuo è stato del 6,5% (dal 5 novembre 2014 a fine aprile 2018).

Processo d’investimento

Il processo d’investimento è diviso in tre pilastri: valutazione economica, asset allocation e portfolio management. La prima riguarda lo studio e la ricerca delle opportunità offerte dal mercato: “Cerchiamo società che possano dare ottimi dividendi con dei vantaggi competitivi sostenibili nel tempo”, spiega il gestore. Il gruppo di ricerca definisce le scelte d’investimento sulla base di un’analisi macroeconomica e tematica, le quali vengono combinate per definire l’asset allocation e la valutazione dei rischi. Il pilastro centrale è l’asset allocation: il gestore sfrutta le fonti di rendimento attive, utilizzando sia l’allocazione degli asset sia le tecniche di selezione dei titoli e può adottare uno stile dinamico in base alle condizioni economiche. La leva finanziaria viene impiegata nella strategia per assicurare le richieste di rendimento. Ultimo step è il portfolio management: “Ricerchiamo titoli che possano essere interessanti dal punto di vista delle performance, ma manteniamo un rigoroso controllo del rischio”, spiega Bhandari.

Opportunità d’investimento

“Cerchiamo società che possano essere leader nel mercato. La cosa che più ci interessa è trovare ottimi dividendi e ricche cedole. Le società con queste caratteristiche sono le società americane ed europee, soprattutto sui settori delle utilities ed energetici. Non abbiamo grossa esposizione in Giappone per due motivi: primo, le società nipponiche non sono mai state troppo generose sui dividendi, e secondo perché in Giappone ci sono moltissime aziende tecnologiche che, per definizione, non remunerano abbondantemente gli azionisti”, conclude Maya Bhandari.