Secondo lo studio di Natixis, i portafogli modello italiani preferiscono il reddito fisso e si posizionano al terzo posto in termini di rendimenti nel 2015, dietro Francia e Regno Unito.
Obbligazioni al primo posto, seppur con qualche variante. Anche nel 2015 i portafogli bilanciati italiani, rispetto ai corrispettivi dell'area anglosassone, continuano a preferire il reddito fisso. E si piazzano al terzo posto, in termini di rendimenti, con una crescita del 5,2%, dietro alla Francia, prima in classifica con un +7,3% e alla Gran Bretagna avanti di un decimale al +5,3%. È quanto emerge dal primo barometro sui portafogli globali di Natixis Global AM che ha analizzato 855 portafogli “bilanciati” o “con profilo di rischio moderato” di sette diversi Paesi: Italia (25 portafogli analizzati), Francia (46), Spagna (45), Regno Unito (266), Stati Uniti (448), Singapore (13) e America Latina (12). “Ci sono Paesi come Italia, Spagna e America Latina dove il reddito fisso è una componente importante dei portafogli bilanciati", dice Alessandro Marolda, consulente dedicato all’Italia all’interno del Portfolio research and consulting group. "Abbiamo riscontrato un movimento costante negli ultimi due anni in questi Paesi, dove gli investitori hanno ridotto la loro esposizione sul reddito fisso passando da oltre il 50% a circa il 40%. Abbiamo anche visto un cambiamento nel modo in cui questi investitori investono nel comparto obbligazionario, tendendo a detenere meno obbligazioni singole e a delegare la selezione e la gestione a fondi obbligazionari specializzati. In Italia questo può essere dovuto principalmente ai bassi rendimenti offerti dai titoli di stato italiani”.
Lo studio insomma sottolinea le differenze significative nell'asset allocation media di un portafoglio bilanciato nei vari Paesi. Le azioni, ad esempio, rimangono l'asset class privilegiata nei Paesi anglosassoni e gli investitori con profilo di rischio simili possono avere portafogli molto diversi in base al Paese nel quale vivono. In anni di performance eterogenee tra le varie asset class, come il 2015, l’esperienza degli investitori varia infatti significativamente nei diversi Paesi. “La ricerca mostra quanto diverse possano essere le asset allocation nei vari Paesi e sottolinea l’importanza di porre il rischio, prima ancora del rendimento, al centro della costruzione dei portafogli e la necessità di riconsiderare l’asset allocation tradizionale 60% azioni / 40% obbligazioni di un portafoglio bilanciato”, dice Antonio Bottillo, country head ed executive managing director per l'Italia della SGR francese.
Allocazione media dei portafogli - profilo di rischio moderato
Fonte: Natixis Portfolio Research and Consulting Group, al 31 dicembre 2015. Tutti i dati, se non diversamente espresso, sono basati su analisi dettagliate condotte dal Portfolio Research and Consulting Group su 855 portafogli modello di sette differenti paesi: Italia (25), Francia (46), Spagna (45), Regno Unito (266), Stati Uniti (448), Singapore (13) e America Latina (12).