Melisso (Fineco AM): “La vera partita sulla sostenibilità si gioca sui costi”

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Fabio Melisso, CEO, Fineco Asset Management

“Un asset manager non può oggi essere autoreferenziale, costruendo prodotti a prescindere dall’ascolto profondo delle esigenze della clientela. È necessario dunque arrivare in maniera capillare tanto al distributore quanto all’investitore e l’utilizzo della tecnologia è su questo aspetto fondamentale. A fronte di una forte correzione dei mercati i portafogli dei clienti hanno evidentemente sofferto: penso che siamo arrivati a un punto in cui i clienti possono accettare il loro profilo di rischio, ma non si possano più permettere un eccessivo livello commissionale che aggrava e mortifica senza qualità le loro performance. Uno dei principali bisogni in questo momento è, quindi, quello relativo all’efficienza.”.

Non c’è dubbio, sottolinea Fabio Melisso, chief executive officer di Fineco Asset Management, che la pandemia da Covid-19 stia rafforzando macro-trend già in atto. L’attuale situazione, oltre a rendere evidente l’importanza sempre maggiore della tecnologia in ogni campo, porta, per quanto riguarda più specificamente il settore degli investimenti, ad una crisi economica che determina un deterioramento dei portafogli dei clienti e, conseguentemente, ulteriore pressione sui margini per le case di gestione. “Da un lato”, sottolinea Melisso, “abbiamo la necessità dell’investitore di avere disponibile una modalità di allocazione efficiente ad un costo ragionevole e dall’altro quella dell’asset manager di difendere la propria redditività in una modalità differente rispetto al passato”.

Nel cuore delle sfide del settore

Fineco Asset Management è nata nel luglio del 2018 e in poco meno di due anni si è trovata ad affrontare, portando avanti un positivo percorso di crescita, sfide decisive per il settore finanziario e per il sistema economico in generale. Gli effetti di MiFID II sull’universo dell’asset management, il secondo semestre del 2018, tra i più complicati della storia recente con tutte le classi di attivo con movimenti generalizzati al ribasso, e, infine, dopo un 2019 positivo per i mercati, la pandemia da Covid-19.

“Da un punto di vista di costruzione prodotti”, specifica il CEO della casa di gestione, “il punto di partenza del lavoro di Fineco AM è stata la valutazione della fase economica”. “Il lavoro è stato innanzitutto finalizzato alla costruzione di una gamma completa e coerente con la fase avanzata del ciclo di crescita e con le esigenze della clientela. Il tutto integrato all’origine con un approccio digitale sia nella costruzione che nella comunicazione e distribuzione dell’offerta”, aggiunge.

Evoluzione dell’offerta

“In questo momento stiamo sperimentando un forte interesse per tutti i prodotti a decumulo, che espongono il cliente in modo graduale eliminando il pericolo di uno sbagliato market timing”. Il focus di Fineco AM su questa tipologia di strumento nasce proprio dall’identificazione di una fase dei mercati che necessita un’allocazione progressiva e ponderata ai mercati.

La più recente novità è rappresentata da una gamma totalmente difensiva per allocazione della liquidità. L’ultimo nato è il FAM Global Defence Fund 2023, un fondo a capitale interamente protetto con un orizzonte temporale consigliato di tre anni che punta a restituire una cedola annua dell’1%. “Le nostre soluzioni di investimento hanno un importante punto di origine nel forte ascolto di clienti e consulenti”, dichiara Melisso.

Tra queste, particolarmente significativa per comprendere l’interazione tra lo sviluppo prodotti e esigenze della clientela, quella denominata Target Boost, in cui il concetto di finanza comportamentale è arricchito dal supporto della tecnologia. “Il momento in cui dobbiamo applicare i principi di finanza comportamentale sono proprio quelli in cui questi ci appaiono più difficili da accettare. Per questo motivo abbiamo pensato ad una automatizzazione di meccanismi consolidati che possano supportare il cliente in un piano di investimento a 5 anni che modifica l’esposizione in base agli andamenti ed espone progressivamente l’investitore fino a raggiungere il target individuato con il proprio consulente”, entra nel dettaglio il manager. Unione di attivo e passivo e soluzioni in advisory con selezione delle migliori case di investimento sono le ulteriori componenti di un’offerta pensata in stretta relazione al contesto di rapido adattamento al cambiamento che stiamo affrontando. Un contesto certamente sfidante ma anche ricco di possibilità, come dimostra la crescita delle masse in gestione di Fineco AM che si attestano ad oggi a oltre 13 miliardi di euro.

Un asset management sostenibile

“È estremamente importante che il concetto di sostenibilità sia applicato anche, se non soprattutto, ai profili commissionali”, commenta Melisso su uno dei temi più rilevanti nell’attuale panorama della gestione del risparmio. Gli aspetti ambientali, sociali e di governance sono certamente fondamentali, fa notare il manager, esprimendo un pensiero che li però vede come pre-condizioni nell’approccio alla costruzione dei prodotti e più in generale alla filosofia di investimento. Quello che propone il CEO di Fineco AM è quindi un ragionamento più profondo che va alla radice di quello che dovrebbe essere una casa di gestione considerata nella pluralità di rapporti che la uniscono agli stakeholder dell’intero settore, così come alla società nel suo complesso.

“Attribuire la giusta commissione e remunerazione, in modo particolare in fasi di crisi come questa, è fondamentale. Dobbiamo chiederci molto seriamente come possiamo riuscire ad offrire al cliente la soluzione più efficiente possibile. Esporre il cliente a costi eccessivi determina la non sostenibilità di un prodotto a prescindere dal modo in cui questo è costruito”, fa notare Melisso. “Una nuova frontiera della sostenibilità” che non riguarda solo il cliente e il singolo prodotto, ma, nella visione del manager, l’universo del risparmio gestito nella sua totalità.