Mercati privati europei: nel 2024 opportunità nel private equity middle market e infrastrutture

Rafael Leao Unsplash
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La traiettoria dell'inflazione e le politiche delle banche centrali saranno i fattori chiave che influenzeranno l'andamento dei mercati. Questo è quanto prevede per il 2024 iCapital, fintech globale con focus sugli investimenti alternativi. “Le tendenze inflattive al ribasso in numerose economie dei mercati sviluppati dovrebbero continuare, con un ulteriore calo verso un livello di inflazione attorno al 2%, anche se a un ritmo più lento”, osserva Anastasia Amoroso, Chief Investment Strategist della società. “Questo a sua volta dovrebbe spingere le banche centrali a iniziare i rispettivi cicli di riduzione dei tassi”, spiega. Secondo le aspettative, la Banca centrale europea BCE e la Banca d'Inghilterra (BoE) si uniranno alla Federal Reserve statunitense (Fed) nel tagliare i tassi; i mercati attualmente prevedono circa cinque-sei tagli di 25 punti base. “Tale contesto ha il potenziale per fornire ulteriore sostegno a molti mercati globali”, dice l’esperta.

Europa: sollievo per i consumatori

Per Amoroso, nell’anno appena cominciato, i mercati europei dovrebbero continuare a beneficiare della tendenza alla disinflazione in atto nell'ultimo anno e mezzo. L'inflazione complessiva è scesa al 2,9% su base annua, in netto calo rispetto al picco del 10,6% del luglio 2022, e si prevede che scenderà ulteriormente al 2,2% entro la fine del 2024. “Con un'inflazione ormai prossima all'obiettivo del 2%, prospettiamo che la BCE inizierà il processo di riduzione dei tassi, mentre i mercati attualmente prevedono il primo taglio nel secondo trimestre del 2024”, osserva la Chief Investment Strategist che aggiunge: “Il potenziale taglio dei tassi dovrebbe fornire sostegno ai consumatori europei, che nel 2022 hanno dovuto affrontare sfide, in particolare a causa del forte aumento dei costi energetici e degli elevati tassi d'interesse”, spiega. “La forza dei consumatori potrebbe anche aiutare le azioni europee a mantenere lo slancio positivo del 2023, dato che i settori incentrati sui consumi rappresentano il 21,2% del mercato azionario della regione. Inoltre, una potenziale ripresa della spesa dei consumatori potrebbe sostenere gli utili societari”, evidenzia.

Private equity: focus sul segmento middle market

Questi fattori dovrebbero sostenere anche il private equity del mercato medio europeo. A cui si aggiungono il minor costo previsto di finanziamento e alcuni vantaggi strutturali dei mercati privati europei rispetto a quelli pubblici. “Il private equity beneficia di un maggior numero di opportunità di potenziale transazione: in Europa ci sono 54 società private per ogni società pubblica”, osserva Amoroso. L'asset class gode inoltre di valutazioni di ingresso scontate per i buyout, sia su base relativa che assoluta. “Negli ultimi cinque anni, lo sconto di valutazione per le operazioni di piccole e medie dimensioni (‘middle market’) si è ampliato rispetto alle operazioni di buyout di grandi dimensioni, ed è attualmente ai minimi su base pluriennale”, analizza. “Su base assoluta, la media del multiplo EV/EBITDA sul segmento middle market del private equity è sceso nell'ultimo anno a 11,4x, attestandosi ai livelli del 2016”, aggiunge. L'altro fattore da tenere in considerazione, secondo l’analisi di iCapital, riguarda la capacità degli operatori di private equity di influenzare la direzione strategica delle aziende sottostanti. “Quando i private equity investono in aziende con l’obiettivo di migliorarne la strategia e il percorso di crescita, è probabile che le valutazioni aumentino, in quanto viene pagato un premio per la maggior crescita reddituale dell'azienda”, dice. “Questa opportunità - valutazioni di ingresso a sconto, valutazioni di uscita a premio - potrebbe risultare interessante tenuto conto del miglioramento dell'attività complessiva”, sottolinea.

Infrastrutture

“Gli investitori potrebbero anche prendere in considerazione investimenti nelle infrastrutture, che non sono solo un asset difensivo, ma offrono anche una significativa varietà tematica sui megatrend, quali la de-carbonizzazione e la digitalizzazione dell'economia europea”, continua Amoroso. “Durante il recente ciclo di inasprimento dei tassi d'inflazione, l'asset class ha dimostrato la sua efficacia, fornendo un flusso di cassa prevedibile e spesso legato all'inflazione”, dichiara. “Tuttavia, mentre ci avviciniamo ad un contesto più orientato alla crescita, si delineano opportunità connesse ai macro-trend strutturali, tra cui la transizione energetica e la tecnologia, che non solo dovrebbero proteggere i valori degli asset, ma potrebbero aiutare i gestori a generare ritorni incrementali e flussi di cassa”, dice Amoroso.

“In particolare, il piano REPowerEU include un sostegno politico e prevede investimenti per oltre 200 miliardi di euro entro il 2027, mentre il piano industriale Green Deal mira ad alleggerire l'onere normativo e a creare un ambiente finanziario favorevole per accelerare la transizione climatica”, osserva. “Per quanto riguarda la tecnologia, gli ampi investimenti per espandere l'utilizzo del 5G, come la costruzione dei ripetitori, dei centri dati e della connettività in fibra ottica, confermano la loro centralità per ottenere un vantaggio competitivo”, dice. “Dato che ciascuna di queste iniziative richiede investimenti consistenti e orizzonti a lungo termine, rappresentano una buona opportunità per gli investimenti privati, dove la capacità di migliorare le operazioni è fondamentale per la performance dell'investimento”, conclude.