“Il mercato statunitense è il più liquido ed efficiente, o perlomeno è opinione diffusa sia tale, anche se forse la performance di questo periodo, dove si sono susseguite giornate con guadagni del 4-5% seguiti il giorno successivo da uno storno del 5-6%, non ha propriamente dimostrato efficienza a livello complessivo” osserva Daniel Squindo, Head of Fund of Funds and Advisory Multimanger Division di BCC Risparmio e Previdenza. “Resta comunque il più efficiente del mondo per l'accesso al mercato, pertanto è un must avere un'allocazione agli Stati Uniti per quanto concerne la parte azionaria di un portafoglio”. Per quanto riguarda gli ETF, il manager commenta: “sono uno strumento che consente di avere un’esposizione di puro beta, stante anche un’alpha difficilmente catturabile nel mercato delle large-mega cap così efficiente, che andrebbe parzialmente a rimpiazzare l’esposizione effettuata tramite fondi attivi che negli ultimi anni hanno faticato molto nella generazione consistente di sovraperformance. Dove vedo più valore in termini di generazione attiva di alpha” prosegue ”è invece nel mondo dei tematici e, visto che un ETF tematico globale molto probabilmente avrà un peso di oltre il 60% sul mercato americano, questi strumenti inesorabilmente devono essere considerati, in ottica totale di portafoglio, anche come un investimento sul mercato statunitense”.
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