Merla (Lyxor): "Un approccio long/short può essere premiante"

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Inversione di tendenza. Se nel 2016 gli alternativi europei non hanno certo brillato - una raccolta di 30,6 miliardi di euro contro i 78 dell’anno precedente, con riscatti soprattutto per le strategie long/short e per quelle global macro -  in questi primi mesi dell’anno “i risultati sono molto positivi”, afferma Alex Merla, head of business development Southern Europe and Latam di Lyxor AM. “Ciò dimostra come gli investitori siano interessati a diversificare i portafogli e trarre profitto da una maggiore esposizione sui fondi”. Lo scorso anno, continua l’esperto, d’altronde è stato  particolarmente“erratico e non  orientato ai fondamentali. Oggi riteniamo che avere un approccio long/short con un gestore focalizzato sui fondamentali possa essere premiante”.

In Europa i fondi alternativi hanno chiuso il 2016 con un patrimonio di 392 miliardi - una componente ancora piccola degli asset complessivi dell’industria del gestito nel Vecchio continente – anche se il segmento è molto attivo: secondo i dati Morningstar, nel 2016 sono stati lanciati circa 300 prodotti di questo tipo. E anche la piattaforma Lyxor è in crescita: ha raggiunto i 2,6 miliardi di dollari in gestione e continua a espandersi rapidamente, testimoniando il crescente interesse degli investitori per veicoli liquidi e trasparenti nell'attuale contesto di mercato complesso e volatile. “Abbiamo notato un interesse maggiore sul segmento long/short equity ma anche sul credito” spiega Merla.

Non è infatti un caso che negli ultimi mesi Lyxor abbia lanciato due fondi operanti mediante le suddette strategie. Il Lyxor Sandler US Equity Fund, è un fondo azionario long/short incentrato sul mercato statunitense che consente agli investitori di esporsi all'equity USA in una fase di miglioramento delle prospettive per l'economia americana, attenuando al contempo l'impatto della volatilità di mercato sul portafoglio, grazie alla gestione dei rischi tramite diversificazione, un'attenta analisi dei fattori macro e la valutazione costante di tutte le posizioni. Il secondo, Lyxor Wells Capital Financial Credit Fund, invece è specializzato nel debito high yield di società finanziarie e si concentra principalmente sugli strumenti a reddito fisso di società finanziarie mondiali, con una particolare enfasi sull'Europa. Investe lungo l'intera struttura del capitale delle società finanziarie, e si espone su   obbligazioni senior, subordinate e contingent convertible con  copertura del rischio valutario.

Le strategie messe a punto dalla società, come sottolinea Alex Merla, sono tuttavia tante e diverse. “L’anno scorso abbiamo lanciato un fondo di mandati sul fixed income che consente agli investitori di accedere a un'ampia gamma di strategie alternative appositamente selezionate, tutte esclusivamente incentrate sul reddito fisso, con sottostanti creditizi e valutari, gestite da operatori leader nel settore.” Per il 2017 è in  progetto c’è anche un fondo di mandati con il quale Lyxor si appresta a dare maggior risalto al lato equity europeo: “costruiremo il portafoglio dando la delega di gestione a cinque gestori specialisti delle strategie long/short equity europee.” 

I fiori all'occhiello della società

Sono due però i prodotti a cui Alex Merla vuole dare evidenza considerando l’attuale contesto di mercato: il Tiedemann Arbitrage Strategy Fund e il Chenavari Credit Fund. Il primo ha una riconosciuta expertise nelle strategie di fusioni e acquisizioni, potendo contare sulla sua grande esperienza dei gestori in questo campo, su un costante focus sulla ricerca e su posizioni costruite su convinzioni forti del team di investimento. “Questo è un fondo che pochi giorni fa ha cambiato la frequenza della liquidità passando da settimanale a giornaliera” specifica l’esperto.

Il Chenavari Credit è invece un fondo long/short credit che implementa un processo d’investimento che combina un approccio top-down con uno bottom-up al fine di massimizzare i rendimenti e riducendo al minimo la volatilità. Dopo aver definito la visione macro a medio termine sulla base delle politiche monetarie, dell’inflazione, dei fondamentali dei settori e dei fattori geopolitici, i gestori lavorano a stretto contatto con il team di credit research per individuare i migliori titoli che incorporino la loro visione. “Riteniamo che un approccio di tipo long/short possa proteggere in caso di repentini movimenti sul mercato.”, conclude Alex Merla.