Luca Matassino, chief business officer di Mediolanum International Funds Ltd, illustra i punti di forza del rigoroso processo quantitativo e qualitativo per la selezione dei diversi gestori che compongono questa tipologia di portafogli.
L’abilità nel combinare competenze e approcci differenti con l’obiettivo di dare un valore aggiunto complessivo alla strutturazione del prodotto. Questo secondo Luca Matassino è il segreto alla base dei prodotti multimanager di Mediolanum International Funds Ltd. “MIFL dispone di una gamma completa, in cui le diverse esperienze gestionali si completano tra loro con successo”, spiega il chief business officer in un’intervista a FundsPeople. “Favorire una sola delega a livello gestionale può essere limitante. Viceversa, grazie al nostro modello multimanager abbiamo la possibilità di riunire molteplici expertise e stili gestionali diversi. Possiamo decidere di affidarci a gestori ‘big’, ma anche di spaziare, ricercando gestori specializzati che presidiano fette di mercato specifiche e offrono soluzioni di nicchia”, dice.
Il processo di selezione
Ma non sempre capire quando si è in presenza di cambiamenti di mercato a livello di strategie e stili di gestione è un compito semplice. Per questo motivo, risulta determinante una costante attività di scouting sui migliori gestori del variegato panorama dell’asset management. Saper individuare i migliori gestori presenti sul mercato è fondamentale”, afferma Matassino. “MIFL si avvale di un processo di selezione rigoroso e rafforzato, che combina due livelli, uno di scienza e uno di arte nella scelta dei gestori” continua il manager. Secondo Matassino, la scienza rappresenta il processo quantitativo, l'arte quello qualitativo: “Il primo step è la valutazione approfondita delle competenze dei team di gestione con l’obiettivo di verificare che le performance realizzate non siano frutto di fenomeni episodici ma al contrario siano consolidate”, illustra Matassino. “Ma da sola la scienza non basta, altrimenti si andrebbe a limitare il campo di scelta ai soli gestori con le performance più elevate”, spiega. “Serve anche l'arte, che per noi significa un processo di due diligence molto accurato sui singoli team di gestione, con una valutazione dei track record e un processo di confronto diretto con i gestori, ponendo loro le domande ‘giuste’ per capire se sono adatti a completare la nostra offerta”, dice. “La combinazione virtuosa delle diverse angolature e dei punti di vista con cui si guarda a un certo investimento determina l'unicità del prodotto”, afferma.
Contesto di mercato
Secondo Matassino le soluzioni multimanager possono rappresentare una scelta vincente nell’attuale contesto di mercato di inflazione e timori per un rallentamento della crescita. “Disponiamo di una gamma completa e diversificata, che spazia in tutte le asset class, le geografie, i settori e temi”, dice l’esperto. “Stiamo attraversando una fase di grande incertezza per l’inflazione e il rallentamento della crescita. Siamo al cospetto di un contesto difficile, in cui inizia a circolare il timore dell’arrivo di una fase di stagflazione”, osserva. Ma per Matassino, nonostante tutte le complessità del momento, le opportunità di investimento sono molte, “restando comunque ben ancorati a un orizzonte di lungo periodo e senza lasciarsi influenzare dalle turbolenze del momento e dalle scelte troppo tattiche”, avvisa. “Nella costruzione dei portafogli, oggi dobbiamo pensare al multi asset come al nuovo obbligazionario e alle azioni come al posto dove stare”, continua. Perché secondo l’esperto, l'obbligazionario in questa fase è l’asset class che sta soffrendo di più. “Ma ci sono anche delle notizie positive: i rendimenti attesi dei bond saranno maggiori, con la possibilità di focalizzarsi sulla parte del flusso cedolare, con un'attenzione maggiore sui meriti creditizi più sicuri”, dice. Per quanto riguarda l’equity, il focus, sulla scia dell’aumento dei pezzi, è sulla qualità: “Guardiamo con interesse alle cosiddette società quality, per la loro capacità pricing power e di trasferire l'aumento dei prezzi sui consumatori, mantenendo intatti i margini”, spiega Matassino. “Infine, sempre alla luce dell’attuale scenario, riteniamo interessanti le strategie sull'economia reale e i prodotti alternativi”, conclude.