Secondo gli esperti della boutique di Natixis IM le questioni ambientali e sociali saranno sempre più al centro dell’interesse degli investitori, in un trend di crescita degli ESG accelerato dalla pandemia e tornato con forza sotto i riflettori nell’attuale contesto di crisi geopolitica.
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Nel pieno dell’incertezza di questa fase di mercato gli investimenti sostenibili possono essere la bussola per gli investitori. L’aumento dei prezzi delle materie prime e del costo dell’energia per la guerra in Ucraina stanno spingendo al rialzo un’inflazione già schizzata a livelli che non si registravano da anni. E in questo nuovo scenario diversi Paesi hanno iniziato a porsi il problema dell’indipendenza energetica e della diversificazione delle fonti di energia per limitare contraccolpi economici come quelli per la crisi geopolitica attuale. Non desta sorpresa perciò come sia tornato prepotentemente alla ribalta il dibattito sulle rinnovabili, sulla transizione energetica e non in ultimo sulla governance trasparente di aziende e Stati. “Il 2022 sarà un anno determinante per gli investimenti sostenibili e per la transizione energetica”, ha affermato Barbara Galliano, deputy country head di Natixis IM in un recente intervento in un webinar dal titolo “Investimenti ESG: il momento della verità”.
Galliano ha ricordato quali sono state le tappe fondamentali che hanno portato all’affermazione della tematica ESG negli ultimi anni: “L’approvazione da parte dell’ONU nel 2015 degli SDGs, la ratifica degli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi, per arrivare alla messa in campo del Next Generation UE e del green deal europeo come risposta alla crisi della pandemia sono stati degli appuntamenti determinanti, che hanno dato un impulso straordinario a questo tipo di investimenti”, ha spiegato. “Inoltre, l’introduzione della tassonomia europea e della SFDR hanno posto le basi del quadro normativo per gli investimenti sostenibili. Un processo virtuoso che ha portato alla nascita in Europa di un ecosistema favorevole per gli investimenti ESG”, spiega.
L’approccio di Mirova
All’interno della piattaforma multi-boutique di Natixis IM opera Mirova, una società di gestione dalla spiccata vocazione sostenibile e con un’offerta ESG dal lungo track record che copre le principali asset class e con un focus sugli investimenti ad impatto. “Il 2020 è stato per noi un anno molto importante, perché la pandemia ha accelerato il trend degli investimenti sostenibili”, dice l’investment specialist Clemence Peyraud. “La mission di Mirova è di contribuire tramite gli investimenti a un'economia più sostenibile e inclusiva aumentando il nostro impatto positivo sulle questioni ambientali, ma anche sulla riduzione delle disuguaglianze”, illustra. “Offriamo strategie che permettono di finanziare progetti e aziende che forniscono soluzioni alle sfide dello sviluppo sostenibile, perseguendo nel contempo una performance finanziaria”, continua. “Abbiamo delle expertise molto importanti che puntano a ridurre l’impatto ambientale tramite gli investimenti: tutte le economie sviluppate nei prossimi anni per rispettare l’accordo di Parigi limiteranno la dipendenza dai combustibili fossili, investiranno in veicoli elettrici e nella modernizzazione dei macchinari. E anche lo sfruttamento del suolo e la perdita di biodiversità saranno delle tematiche sempre più imprescindibili, così come la lotta alle disuguaglianze sociali”, illustra. “Per questo motivo come investitori responsabili abbiamo deciso di allineare i nostri investimenti agli SDGs dell’ONU che hanno messo nero su bianco le sfide cruciali per il futuro del pianeta”, conclude.
Nell’approccio agli investimenti della società ricoprono grande importanza i concetti di intenzionalità e misurabilità dei risultati ottenuti tramite gli investimenti e di engagement con le aziende selezionate. “Ci distinguiamo dai competitor per la nostra profondità di ricerca ESG che si avvale di specialisti che provengono da diversi campi e settori industriali”, aggiunge Jens Peers CEO e CIO di Mirova US. “Diamo molto peso alla misurazione scientifica degli obiettivi raggiunti che poi vengono canalizzati agli investitori tramite dei report basati su accurati dati scientifici, garanzia che il nostro approccio all’ESG non è frutto di un’operazione di marketing”, spiega.
“Il cambiamento climatico non è più solo l’unico motivo per entrare in questo spazio di investimenti”, ha spiegato. “Il conflitto in Ucraina ha messo in evidenza la necessità dell’indipendenza energetica dei Paesi e di differenziare le fonti di energia puntando sulle rinnovabili”, ha affermato.
ESG in Italia
“Nel 2021 in Europa le masse destinate a questo tipo di prodotti sono cresciuti significativamente, con un amento di lanci di nuove strategie e grande richiesta degli investitori”, ha aggiunto Barbara Galliano. “Questo trend di crescita è favorito da un allineamento positivo dell’interesse per gli ESG di governi, aziende e consumatori che hanno capito l’importanza del tema. E sul lungo termine è destinato a crescere per l’attenzione ai temi sociali e ambientali delle nuove generazioni”, afferma. “Questo alienamento favorevole lo abbiamo riscontrato anche sul mercato italiano, basti pensare che dal 2015 al 2020 vi è stata una crescita dell’80% per gli investimenti ESG, e i fondi articolo 8 e 9 hanno già raggiunto circa un terzo di quelli disponibili”, conclude.
