Moneyfarm: al via quattro portafogli tematici focalizzati sui megatrend tecnologia, demografia e sostenibilità

Giovanni Daprà News
Giovanni Daprà, foto ceduta (Moneyfarm)

Una gamma di portafogli tematici focalizzati su macro-temi di investimento “destinati ad avere un impatto duraturo su società ed economia”. È quanto ha messo appunto Moneyfarm che il 13 febbraio ha annunciato il lancio di quattro portafogli 100% azionari con sottostante ETF che focalizzati sui megatrend tecnologia e innovazione, demografia e cambiamenti sociali, e sostenibilità. Uno dei quattro prodotti, fa sapere la società, sarà multi-trend, ossia, “diversificato grazie a un mix dei tre megatrend individuati”. “Accompagnare l’investitore in un mondo, quello degli investimenti tematici, spesso caratterizzato da prodotti molto simili tra loro, a cui vengono assegnate etichette fuorvianti rispetto alla strategia sottostante”, è l’obiettivo dichiarato da Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm.

Un approccio core-satellite

Moneyfarm adotta un approccio “core-satellite" per cui Il cliente potrà selezionare e aggiungere uno o più portafogli tematici fino a un massimo del 20% del proprio portafoglio. L’obiettivo primario è la generazione di alfa offrendo al cliente la possibilità di personalizzare l’asset allocation e di beneficiare degli incrementi di valore generati dai macrotrend.

L’aspetto che la stessa società definisce come “il più innovativo” è l’accessibilità di questa soluzione e la sua complementarietà rispetto agli investimenti già avviati dal cliente. La proposta dei nuovi portafogli, infatti, non è a sé stante ma come quota parte del portafoglio, e con pesi tali da garantire l’adeguatezza dell’investimento al profilo di ciascun cliente.

Valutazione del rischio idiosincratico

I portafogli tematici sono rivolti solo agli investitori che hanno già un minimo investito pari a 15 mila euro e un profilo di rischio medio-alto. Perché possano essere introdotti nel portafoglio, Moneyfarm opera una valutazione del rischio idiosincratico (ossia il rischio legato alla singola asset class, slegato dall’andamento generale del mercato), che nei tematici è più elevato rispetto agli investimenti classici.

In particolare, il “risk management” di Moneyfarm ha due obiettivi fondamentali: 1) valutare e selezionare gli ETF presenti su Borsa Italiana, attraverso un processo di machine learning che permette di capire i veri fattori di rischio sottostanti il tema di investimento, combinandoli sulla base dei megatrend individuati dal team di asset allocation così da incrementare la diversificazione e ridurre la volatilità della componente satellite; 2) inglobare la componente satellite tematica nell’allocazione complessiva del cliente con un limite massimo di esposizione a seconda del profilo di rischio, e quindi considerando anche gli altri strumenti già presenti nel suo portafoglio. 

Su base annua, inoltre, avviene un processo di revisione della composizione tematica, con lo scopo di identificare eventuali nuovi megatrend che potranno essere implementati nelle future strategie di investimento tematico. "Negli ultimi anni gli investimenti tematici hanno visto una crescita senza precedenti ma, secondo Morningstar, il 75% dei fondi tematici non è sopravvissuto alla prova del tempo”, ricorda Giovanni Daprà, co-fondatore e CEO di Moneyfarm, sottolineando come il lavoro di “costante selezione dei trend strutturali (e degli strumenti sottostanti)” e il “risk management” siano elementi fondamentali “per non lasciare gli investitori in balia delle mode commerciali del momento e aiutarli a distinguere i veri trend strutturali del futuro”.

Il sondaggio

Da un recente sondaggio condotto da Moneyfarm sulla sua base clienti, è emerso che quasi il 60% si aspetta di ottenere maggiori performance nel lungo periodo investendo in megatrend, mentre il 30% circa si è detto desideroso di supportare e cavalcare lo sviluppo di aziende innovative, sostenibili e orientate a nuove tecnologie, e di voler esprimere i propri valori e interessi anche attraverso le scelte di investimento. Tuttavia soltanto il 26% si ritiene “capace di scegliere in autonomia, senza il supporto di un esperto”. Sul fronte dell’allocazione, il 77% dei rispondenti, destinerebbe almeno il 3-5% del portafoglio esistente a investimenti tematici, con il 38% che ne stanzierebbe almeno il 20%. I megatrend preferiti, infine, risultano essere energia green (oltre il 50%) e value chain delle batterie (35% circa), seguiti da intelligenza artificiale, cybersecuty ed ESG.