Attualmente ci sono 123,8 miliardi di euro investiti in fondi registrati in Italia che hanno il rating Morningstar. Meno della metà si concentra tra i più alti.
Attualmente, ci sono 123,8 miliardi di euro investiti in fondi registrati in Italia che hanno il rating Morningstar; cioè quei fondi che si aggiudicano delle stelle assegnate dalla suddetta società di analisi quando questi si qualificano per un periodo minimo di tre anni. Il rating Morningstar è una valutazione quantitativa e si basa su calcoli di redditività e rischio passati. Il 10% dei fondi con rating ricevono cinque stelle (punteggio massimo che identifica i fondi migliori), il seguente 22,5% quattro stelle, il 35% tre stelle, il 22,5% due stelle e infine un ultimo 10% riceve una stella (punteggio minimo che identifica i fondi peggiori).
Ebbene, secondo uno studio realizzato da Morningstar, il 44% di questo patrimonio (poco meno di 54,5 miliardi) è investito in fondi con quattro o cinque stelle (che raggruppa quindi il 32,5% dei migliori prodotti con almeno tre anni di storia). Il resto (quasi 69,3 miliardi) è investito in prodotti con una, due e tre stelle. Ciò indica che, in Italia, più della metà del volume di attività (56%) è investito in fondi con rating inferiore.
Nonostante l’Italia sia posizionata alla dodicesima posizione (su venti Paesi), del ranking stilato dallo studio Morningstar, possiamo affermare che in misura percentuale è molto lontana da Paesi quali Olanda, o da paesi nordici quali Finlandia o Danimarca, dove la maggior parte del volume di attività è investito in fondi con il miglior rating (quattro e cinque stelle). In questi Paesi, la concentrazione del patrimonio in comparti con miglior punteggio è molto elevata. In Olanda, per esempio, il 74% delle masse dei fondi olandesi è situata nel 32,5% dei fondi migliori. In Finlandia la percentuale è del 66% e in Danimarca del 62%. In Italia invece tale percentuale è del 44%, che comunque indica una rilevante concentrazione seppur in misura molto inferiore rispetto ai suddetti Paesi.
L’Italia è molto lontana rispetto a tali paesi anche per quanto riguarda il dato relativo ai fondi registrati in territorio italiano. La media ponderata del suo rating infatti si colloca nella parte medio bassa della tabella (3 stelle), molto lontana da quella di Olanda (3,61 stelle), Danimarca (3,58), Finlandia (3,49) e Svezia (3,33). Focalizzandosi invece sulla media ponderata del volume delle attività, il punteggio medio dei fondi registrati in Italia è più alto, pari a 3,4 stelle, ma rimane comunque nella medesima posizione del ranking.
L’Italia è particolarmente penalizzata dal basso punteggio ottenuto nella categoria azionaria, dove in media ottiene solo 2,88 stelle, d’avanti solo all’Austria (2,55) e al Portogallo (2,34). Per quanto concerne la categoria obbligazionaria invece, è posizionata esattamente a metà del ranking con 3,28 stelle in media. Infine nei prodotti multi-asset l’Italia si colloca in una posizione decisamente migliore, con un punteggio medio pari a 3,69 stelle; inferiore solo a Danimarca (4,68 stelle), Finlandia (4,43), Olanda (4,38) e Austria (3,71).