Mottarelli (DWS): “ETF e private asset sempre più vicini agli investitori retail”

Andrea Mottarelli, DWS_news
Andrea Mottarelli. Foto concessa (DWS)

Il 2022 per i mercati finanziari e l’industria del risparmio gestito ha rappresentato un momento di svolta. Andrea Mottarelli, country head Italy di DWS, ricorda quanto accaduto negli ultimi anni.

“Abbiamo assistito ad un decennio caratterizzato da espansione monetaria e tassi a zero o negativi, durante il quale i mercati azionari e obbligazionari sono stati ampiamente supportati dalle banche centrali”, spiega il professionista a capo della branch italiana dallo scorso marzo.

Durante questo periodo sono nati e si sono sviluppati una serie di temi d’investimento, spesso incentrati sugli sviluppi del settore tecnologico. “Sono certamente grandi temi di cui hanno potuto beneficiare sia i risparmiatori che l’industria del risparmio gestito. Spesso però si è finito per concentrare troppo i portafogli in settori tra loro molto correlati".

Come noto, nel 2022 guerra e inflazione hanno fortemente impattato i mercati. La lotta all’inflazione è diventata la priorità per le banche centrali ed abbiamo assistito ad un forte e rapido incremento dei tassi d’interesse, con conseguenze significative sulle valutazioni, sia in ambito azionario che obbligazionario. “Il ritorno dei rendimenti obbligazionari rappresenta un cambiamento strutturale. Molti dei temi d’investimento di lungo periodo restano validi, ma assisteremo a maggiore volatilità. Dobbiamo tornare ad avere un portafoglio più diversificato e con maggiore controllo del rischio. E tornare a guardare con grande interesse al mondo obbligazionario, che offre di nuovo rendimenti interessanti”, commenta Mottarelli in questa intervista rilasciata a FundsPeople.

Linee di sviluppo in Italia

DWS può dire di avere molte frecce al proprio arco. “Abbiamo forti competenze nella gestione attiva per esempio nell’obbligazionario in euro che, è tornato ad essere un’asset class interessante, nelle strategie flessibili a controllo del rischio e nell’azionario cosiddetto value”, prosegue l’esperto.

Inoltre, DWS è tra i leader nel mercato degli ETF, grazie al brand Xtrackers ed è molto attiva nel comparto dei fondi alternativi. “Quello degli ETF rappresenta un settore in grande crescita, non solo in ambito wholesale e istituzionale, ma sempre più anche nel mondo degli investitori privati. Per intercettare questo trend, stiamo facendo degli accordi con piattaforme di distribuzione digitale”, a vantaggio di tutte le categorie di investitori” spiega Mottarelli.

Discorso molto simile può essere fatto per la parte private asset, un universo tradizionalmente istituzionale. “Noi di DWS abbiamo forti expertise soprattutto nel real estate e nelle infrastrutture; ora la sfida sarà quella di portare i private asset agli investitori privati soprattutto in ambito di Private Banking e wealth management”, spiega. Per il prossimo futuro, la società sta lavorando a nuove iniziative nel settore delle infrastrutture: “l’Italia rappresenta un mercato fondamentale per DWS: non ci limitiamo a distribuire fondi di private asset, ma abbiamo specialisti che supportano la selezione di opportunità di investimento nel nostro Paese”, aggiunge l’esperto.

Streategie su cui puntare

Sullo sfondo, in Italia, c’è il ritorno del Btp. “Si tratta certamente di uno strumento a cui gli italiani faranno ricorso, ma vale la pena ricordare che il mercato obbligazionario offre molte altre soluzioni interessanti. Come dicevo, dobbiamo avere sempre portafogli ben diversificati, anche in ambito obbligazionario. Accanto ai BTP quindi, suggeriamo di investire in corporate bond sia investment grade che high yield”, puntualizza. “E qui la capacità di selezione di un gestore diventa fondamentale”.

Per concludere, Mottarelli consiglia due strategie. Da una parte DWS Concept Kaldemorgen, un fondo flessibile total return: “in oltre 10 anni di storia ha dimostrato di sapersi adattare alle diverse fasi del mercato ed ha riscosso grande successo, raggiungendo i 14 miliardi di asset in gestione”. Dall’altra invece, sulla parte azionaria, il fondo DWS Invest CROCI Sector Plus. CROCI sta per Cash Return on Capital Investment (CROCI), “una strategia value che mira ad identificare settori ed aziende sottovalutati dal punto di vista dei fondamentali. Oltre ad aver ottenuto ottimi risultati e diversi riconoscimenti, è in grado di diversificare il portafoglio rispetto alle tradizionali strategie azionarie tematiche, spesso più focalizzate sulla parte cosiddetta growth del mercato”, conclude.