Multi-asset, ESG e private markets. Le direttrici di crescita in Italia di Morgan Stanley IM

Niccolò Rabitti MSIM News
Niccolò Rabitti, immagine concessa (Morgan Stanley Investment Management)

Un nuovo scenario che sa di ritorno alla ‘vecchia’ normalità. Quella antecedente alla crisi finanziaria del 2008. Gli aggressivi rialzi dei tassi delle banche centrali dal marzo dello scorso anno a oggi hanno cambiato profondamente il panorama del risparmio gestito. Dopo quasi tre lustri di crescita continua favorita dai tassi a zero, il mercato dei fondi di investimento si trova di fronte a nuove sfide. L’inflazione, per anni inesistente, anche se sta rallentando, si è assestata su livelli elevati e impensabili solo qualche anno fa ed è una variabile da tenere in conto nella costruzione dei portafogli. E i bond, per il ritorno dei rendimenti, tornano ad esser degli avversari diretti dei fondi di investimento. Soprattutto per gli investitori italiani, storicamente legati all’obbligazionario. Cosa fare dunque per navigare questo contesto? Morgan Stanley Investment Management vede come protagonista fondamentale per i prossimi anni i portafogli multi-asset, indispensabili, secondo Rabitti, per accompagnare il risparmio degli italiani verso gli investimenti in equity. “Negli ultimi 14 anni per i tassi bassi, il risparmio gestito ha avuto un’autostrada di crescita davanti a sé”, osserva in un’intervista a FundsPeople Niccolò Rabitti, managing director, co-head of Italy e head of Retail Distribution Italy della società statunitense. “Oggi, l'industria del gestito deve confrontarsi con competitor storici come i Btp o i conti correnti remunerati, che praticamente avevano smesso di esistere”, analizza l’esperto.

Ma il peggio sembra essere alle spalle dopo un 2022 difficilissimo per le perdite parallele sui bond e l’azionario per la correlazione positiva tra le due asset class. E in vista del 2023 ci sono nuove opportunità di diversificazione sul piatto, che per MSIM decreteranno una nuova centralità del multi-asset, valida oggi e negli anni a venire. “Vogliamo riportare al centro della scena le strategie multi-asset”, dichiara Rabitti. “Questa centralità è imprescindibile per l’investitore italiano, che rispetto a quello anglosassone è da sempre sotto esposto all'equity”, dice Rabitti. “Il multi-asset serve da ponte per dirigere l'investitore verso l'equity. E con questo obiettivo, abbiamo ampliato le competenze del nostro team. Uno dei nostri managers di punta, Jim Caron, è passato dal fixed income al multi-asset, a conferma dell’importanza che per noi riveste la gestione della componente obbligazionaria all'interno di queste strategie”, spiega.

Focus sull’Italia

L'Italia è un mercato chiave per MSIM a livello globale e ancor di più a livello europeo. Secondo Rabitti, per consolidare la traiettoria di sviluppo commerciale, la direttrice da seguire è quella di portare alla clientela l’ampio spettro di competenze del gestore, che spaziano dall’equity, all’obbligazionario, ai mercati privati e agli investimenti responsabili. “Le banche e le reti che collocano i nostri prodotti hanno una chiara idea di dove posizionare MSIM, riconoscendoci come un gestore attivo leader, legato all'azionario e al multi-asset. La nostra sfida, da adesso in poi è quella di farci percepire anche in altre aree di expertise e asset class”, dice Rabitti.

In quest’ottica risultano determinanti le competenze che Morgan Stanley ha assimilato tramite l’acquisizione nel 2021 di Eaton Vance e che ha dato vita a uno dei maggiori gestori attivi al mondo, con un patrimonio di oltre 1,2 trilioni di dollari. “L'acquisizione non ha portato solo degli asset, ma anche delle competenze e siamo entusiasti di poterle offrire ai nostri clienti europei e italiani. Eaton Vance ci ha permesso di ampliare e rafforzare ulteriormente la nostra offerta nel fixed income, come ad esempio sui bond dei Paesi emergenti, sul credito IG e sull’high yield”, spiega Rabitti.

Investimenti responsabili

Un altro tema chiave è l'impegno nel fornire agli investitori soluzioni incentrate sull'investimento responsabile. E in quest’ambito rientrano le competenze specifiche ereditate sempre da Eaton Vance tramite lo specialista ESG “Calvert”, una tra le prime società di investimento negli Stati Uniti a dedicarsi, sin dagli anni ottanta, alla gestione responsabile, con 40 miliardi di asset in questo tipo di investimenti. “Abbiamo già lanciato nella nostra SICAV otto strategie a marchio Calvert, sono disponibili attraverso la piattaforma di MSIM a dimostrazione del nostro costante impegno nel soddisfare gli obiettivi di investimento responsabile dei nostri clienti”, dice Rabitti. “Una fra le particolarità di questi fondi è che sono tutti articolo 9. Inoltre, riteniamo che molte delle strategie articolo 9 disponibili sul mercato italiano abbiano un forte bias tematico, settoriale e di nicchia. Mentre Calvert crea dei mattoncini core articolo 9, investendo ad esempio nell’equity dei mercati emergenti o nell’equity USA”, spiega.

Private markets

Infine, per crescere in Italia, la casa di gestione punta ad accreditarsi come un player di riferimento nel mercato degli alternativi. “MSIM ha una lunga storia negli investimenti alternativi negli USA. La nostra strategia prevede di portare in Italia delle soluzioni in questo settore, specificamente nel private equity e nel private debt. Attualmente abbiamo in focus una strategia opportunistic credit e in raccolta la strategia impact 1GT, una piattaforma di private equity growth oriented focalizzata sugli investimenti in società che nel complesso eviteranno o elimineranno l’equivalente di un gigatone di emissioni di CO2 dall'atmosfera terrestre”, conclude Rabitti.