Multi-asset: le strategie su cui puntano i gestori internazionali nel 2024

Secondo abrdn per quanto nel 2024 potremmo tornare a un contesto più favorevole per azioni e obbligazioni, gli investitori potrebbero trarre vantaggio dall’ampliamento dell’universo d'investimento, includendo in portafoglio anche le asset class alternative. “Queste hanno il potenziale per offrire rendimenti interessanti e vantaggi di diversificazione rispetto alle asset class tradizionali, fattori che riteniamo fondamentali nel contesto attuale”, dice Matteo Buonomini.

“Inoltre, oggi gli investitori possono accedere agli strumenti alternativi quotati sulle principali borse, che offrono accesso a un’ampia gamma di asset class alternative come infrastrutture, immobili, private equity, debito specializzato”, dice l’esperto. In più, evidenzia Buonomini, alcune di queste asset class quotate in borsa vengono scambiate a sconto rispetto alle valutazioni dei sottostanti. “Questo perché probabilmente i mercati pubblici incorporano un quadro di lungo termine più pessimistico rispetto alle valutazioni dei mercati privati”, dice.

Per il 2024, dunque, abrdn vede opportunità significative, grazie alle interessanti possibilità di rendimento a lungo termine offerte dal mercato degli investimenti alternativi quotati.  “Per sfruttare queste opportunità è possibile ricorrere a fondi multi-asset come abrdn Sicav I Diversified Growth fund, che consente di guardare al di là del rumore di breve termine e di identificare le opportunità di qualità con strutture di governance solide o in via di miglioramento”, dice Buonomini.

La scelta di Allianz GI ricade sulla strategia Allianz Income and Growth che investe nel mercato americano attraverso un portafoglio con un’asset allocation costante, composta per 1/3 da obbligazioni high yield, per 1/3 da obbligazioni convertibili e per 1/3 da titoli azionari con opzioni covered call. “L’obiettivo è quello di selezionare società che continueranno a distribuire ‘income’, da cui il nome del prodotto, nella forma di cedole o di dividendi agli investitori nel corso del tempo, e di partecipare il più possibile alla crescita dei prezzi delle asset class nelle quali si investe, da cui il termine ‘growth’”, spiega Filippo Battistini.

Il fondo ha un orizzonte temporale di medio-lungo termine, investendo in settori che possono essere volatili, e dal lancio vanta una solida serie storica di distribuzioni, con una cedola annuale in media storicamente intorno al 5% circa. “È un fondo molto interessante per l’attuale contesto di mercato, dove gli investitori sono alla ricerca di soluzioni di investimento attive che si pongono l’obiettivo di distribuire una cedola su base regolare e possano rappresentare una valida alternativa ai BTP”, dice Battistini.

“La strategia è reduce da un 2023 molto favorevole, durante il quale ha realizzato una performance positiva a doppia cifra, e riteniamo sia posizionato per fare bene anche nel corso di quest’anno investendo nel mercato più solido tra quelli delle economie sviluppate e in settori dei mercati obbligazionari che offrono rendimenti più elevati rispetto a quelli europei”, conclude.

Amundi segnala per il multi-asset l’Amundi Funds Pioneer Income Opportunities, un fondo caratterizzato da un approccio value. “L’assetto di inizio 2024 è più conservativo, con una sottoesposizione al rischio credito e all’azionario rispetto alla nostra media storica a causa delle aspettative di rallentamento”, dice Antonio Volpe.

Per la casa di gestione, gli effetti ritardati dell’aumento dei tassi continueranno infatti a manifestarsi nel 2024 con il rischio di un rallentamento sia negli Stati Uniti sia in Europa. “Ci aspettiamo che entrambe le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi nell’anno”, afferma Volpe. “Sul fronte azionario, evitiamo esposizioni eccessive ai titoli growth e alle megacap e adottiamo un approccio value orientato su società che offrono dividendi elevati, buoni fondamentali, stabilità e un basso livello di indebitamento”, spiega l’esperto. “Lato tassi, per la prima volta negli ultimi 10 anni, abbiamo allungato la duration con un’esposizione agli agency bond, che offrivano spread superiori alle obbligazioni corporate ma con un rischio inferiore, grazie alla garanzia governativa”, continua. “Privilegiamo inoltre i cosiddetti catastrophe bond, i cui rendimenti sono stati a doppia cifra lo scorso anno e che ci aspettiamo rimangano interessanti. Altri esempi di strategie interessanti sono la vendita di volatilità su singole azioni, attraverso equity-linked note che consentono di generare redditività attraente senza esporsi al rischio tasso, e gli investimenti in asset/mortgage backed securities emessi anni fa, prima del significativo rialzo dei prezzi immobiliari, che generano buoni rendimenti con un livello di rischio contenuto”, osserva Volpe. Infine i mercati emergenti vengono analizzati caso per caso, per le dinamiche molto divergenti che presentano. “Per esempio, abbiamo una view molto positiva sul Messico che dovrebbe beneficiare della dinamica di ‘re-shoring’ dall’Asia verso il Nord America”, conclude.

“Guardando ai rendimenti attesi di lungo termine, basati sulle nostre Capital Market Assumption, le soluzioni bilanciate dovrebbero registrare rendimenti in linea con quelli del periodo di ‘Great Moderation’”, osserva Luca Giorgi indicando come soluzione su cui puntare per il 2024 il BGF ESG Multi-Asset Fund, per la sua flessibilità adatta al nuovo regime di mercato.

Si tratta di una strategia multi-asset globale pensata per gli investitori europei con un profilo di rischio 50% azionario – 50% obbligazionario. “La soluzione offre un’esposizione diversificata ai mercati azionari e obbligazionari, sfruttando la flessibilità del gestore per rispondere ai cambiamenti di breve periodo nello scenario macro-economico”, dice Giorgi. Inoltre, il fondo mette la sostenibilità al centro del processo di investimento, attraverso un ‘approccio ESG a tre livelli’, che mira non soltanto a privilegiare gli investimenti nei settori maggiormente virtuosi, ma anche le società con fondamentali e pratiche più solide, aggiungendo anche un’allocazione a mercati privati quali quelli dei campi di produzione eolica o solare o progetti di ‘social housing’. “Quest’ultima scelta porta a diversificare ancora di più le fonti di rendimento”, spiega l’esperto di BlackRock.

Come noto, fattori economico-finanziari, quali prospettive di crescita al ribasso e una lotta all’inflazione non ancora vinta, e geopolitici, con le tensioni militari in Europa, Medio Oriente e Asia, concorrono a determinare un contesto di grande incertezza. "Il nostro approccio oggi continua a privilegiare comunque soluzioni con un’esposizione azionaria, seppur conservativa, perché è il modo migliore per l’investitore paziente di ottenere rendimenti superiori all’inflazione nel lungo termine", dice Alessandro Fonzi.

Il professionista suggerisce a un risparmiatore che aspiri a una crescita sostenibile del proprio capitale nel lungo periodo, il fondo DPAM L Balanced Conservative Sustainable. "Il fondo beneficia di un’allocazione dinamica in azioni tra il 20% e il 50% e di un approccio equilibrato nella selezione di azioni e obbligazioni, governative e societarie. Il team di gestione si concentra su aziende solide, con la capacità di stabilire i prezzi dei propri prodotti e servizi, e dalla marcata impronta ESG, al fine di mitigare i rischi e fornire al contempo opportunità di extra-rendimento", spiega.

Infine, il fondo è globale e, anche se non ha indice di riferimento, la sua allocazione strategica neutrale è 60% in obbligazioni, di cui la metà obbligazioni governative, e 40% in azioni, di cui il 60% in titoli dell’area euro. L’allocazione strategica neutrale presenta 84% di investimenti denominati in euro.

Michele Quinto sottolinea le potenzialità del Franklin Diversified Balanced. Si tratta di una strategia multi-asset che combina la capacità di investire in un’ampia gamma di mercati e strumenti con la definizione di chiari obiettivi di rendimento e di rischio, da raggiungere in un orizzonte di medio termine.

"La strategia è gestita dal punto di vista di un investitore che ragiona in euro. Con l'obiettivo di migliorare i risultati e diversificare il portafoglio, oltre alle asset class tradizionali come azioni e obbligazioni il fondo può investire anche in valute, materie prime, liquid alternatives. La strategia si caratterizza per una forte attenzione alla gestione del rischio", dice l'esperto. Dal 2008 il lead portfolio manager della strategia non è cambiato, mentre si è ulteriormente ampliato il supportato da parte di un team di esperti multi-asset a livello globale. "Il fondo incorpora aspetti ESG, con particolare attenzione alle emissioni di gas serra, ed ha conseguito il riconoscimento dei requisiti dell'articolo 8 in basse alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR)", conclude Quinto.

Secondo Federico Pons, il Janus Henderson Balanced Fund rappresenta uno dei fondi bilanciati più collocati in Italia e nel mondo, ideale per la parte CORE di portafoglio. La strategia è stata lanciata nel 1992 e si contraddistingue per il suo solido track record grazie a un processo di gestione consolidato nel tempo.

"La formula "magica" di questo fondo risiede nella sua semplicità, basata sull'allocazione dinamica tra azioni e obbligazioni con focus US. Tale dinamicità si concretizza nella possibilità di muoversi in un range di allocazione azionaria e obbligazionaria che può variare tra un minimo del 35% e un massimo di 65%, in funzione delle condizioni di mercato", dice l'esperto.

Per il 2024 Pons crede che questa strategia sia posizionato in modo ottimale grazie al motore di performance rappresentato non solo dalla componente equity ma finalmente anche dalla componente bond che "può tornare ad offrire quella decorrelazione venuta meno fino all'anno scorso (oltre che beneficiare di un taglio dei tassi)", chiosa.

“A fronte delle potenziali fonti di volatilità che interesseranno i mercati anche quest’anno, sarà cruciale cogliere le opportunità che derivano dagli episodi comportamentali”, osserva Andrea Orsi segnalando il M&G (Lux) Episode Macro Fund. “É adatto per chi vuole evitare di incorrere nelle trappole delle previsioni economiche traendo vantaggio dai bruschi movimenti del sentiment di mercato”, aggiunge il manager di M&G Investments.

Si tratta di una strategia UCITS multi-asset alternativa, essendo in grado di adottare posizioni lunghe o corte utilizzando una prospettiva top down, a livello di indice, Paese o settore e spaziando tra azioni, obbligazioni e valute. Il portafoglio sottostante si caratterizza anche per un elevato livello di liquidità.

Il 2024 secondo Schroders si preannuncia come un anno di volatilità sui mercati, che impone strategie molto diversificate e necessariamente attive. “Il ricorso a prodotti multi-asset può essere di supporto a patto di puntare su soluzioni estremamente dinamiche”, spiega Luca Tenani.

“La caratteristica distintiva di Schroder ISF Global Multi-Asset Balanced sta proprio nella flessibilità a più livelli, sia dal punto di vista top-down che bottom-up”, aggiunge. Il fondo ha ampi range di allocazione tra obbligazionario, azionario e alternativi, ma dimostra agilità anche nelle scelte all’interno delle singole asset class (in termini di stile, area geografica, settore, segmento) e nella selezione dei titoli. Il solido track record mostra l’efficacia della strategia, progettata per investitori con focus sia sulla generazione di rendimento che sul contenimento dei ribassi.

Diana Lazzati segnala gli ETF Vanguard LifeStrategy permettono di prendere esposizione ad una serie di portafogli multi-asset a basso costo e ampiamente diversificati. Si tratta, infatti, di ETF di ETF, ad accumulazione o distribuzione, con il 20, 40, 60, 80% di esposizione azionaria. I sottostanti di questi ETF sono gli ETF Vanguard, obbligazionari investment grade con copertura del rischio valutario e azionari globali. Consentono quindi di investire in più di 8.800 titoli singoli di mercati sviluppati ed emergenti.

“Gli ETF Vanguard LifeStrategy sono una soluzione pensata sia per la gestione di un piano di accumulo mensile, sia per la gestione della parte core del portafoglio. Proprio per questo motivo sono molto utilizzati anche dai consulenti finanziari”, dice la professionista di Vanguard.