Il nuovo strumento di valutazione definisce sia il grado di sostenibilità delle società di gestione che quello dei prodotti distribuiti sul mercato italiano.
Sulla scia del continuo aumento dell’interesse sulle tematiche ESG, nasce il primo rating italiano del risparmio gestito nel campo della sostenibilità. A lanciarlo è FIDA, che ha creato il FIDA ESG RATING, come preannunciato a FundsPeople lo scorso settembre. Il nuovo strumento è stato realizzato con un sistema di valutazione coerente con il Regolamento UE 2019/2088 SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), entrato in vigore lo scorso 10 marzo. Il rating di FIDA vuole essere infatti una risposta alla nuove esigenze informative, scaturite in seguito alla profonda modifica dello scenario normativo per l’introduzione della nuova regolamentazione europea. Quest’ultima prevede una serie di direttive di trasparenza ai partecipanti dei mercati finanziari, asset manager e consulenti, che obbligano a illustrare come le politiche ESG siano integrate nel processo. Regole che, inoltre, sono destinate a diventare nel prossimo futuro sempre più specifiche e cogenti.
Metodologia del rating
Per la costruzione del corpus di informazioni, FIDA ha negli ultimi mesi erogato un questionario a tutte le società di gestione di prodotti distribuiti in Italia, i cui dati raccolti contribuiscono a definire sia il grado di sostenibilità delle società di gestione sia, attraverso una combinazione con altri elementi tra i quali le analisi dei portafogli, quello dei prodotti.
Accanto alla metodologia di valutazione dei portafogli, FIDA affianca infatti l’analisi complementare delle procedure organizzative e le policy adottate dai gestori per garantire scelte di investimento che tengano conto della sostenibilità. Se l’analisi di portafoglio prende in considerazione i risultati dell’attività di selezione in maniera puntuale, la valutazione del gestore realizza invece una sorta di analisi ex ante degli strumenti messi in campo per raggiungere tali risultati. FIDA intende così soddisfare le richieste crescenti di trasparenza dei propri utenti offrendo agli asset manager opportunità di visibilità e agli investitori strumenti efficaci di ricerca.
“L’attività di raccolta, analisi e distribuzione di dati e informazioni sui prodotti finanziari richiede, come base di partenza, una profonda conoscenza di eventi, novità e normative che impattano sul mercato”, ha dichiarato Gianni Costan, amministratore delegato di Gruppo FIDA. “Solo in questo modo, infatti, è possibile seguire l’evoluzione del mondo circostante e focalizzare la ricerca e l’analisi sulle variabili più rilevanti, fornendo risultati di alta qualità e di concreta utilità per gli utilizzatori. Questa politica guida da sempre l’attività di FIDA, e ci ha portato oggi, con FIDA ESG RATING, a realizzare uno strumento in grado di rispondere in modo approfondito ed esaustivo alle esigenze di informazione e di analisi da parte degli operatori con specifico riferimento alle tematiche Environmental, Social and Governance. Un aspetto, quest’ultimo, che lungi dall’essere un semplice elemento complementare si sta sempre più confermando come uno degli aspetti fondamentali e imprescindibili per gli investimenti del prossimo futuro”, ha concluso.