Nasce Riv-Capital, club deal rivolto a investitori sofisticati

Roberto Rivera News
Roberto Rivera, immagine concessa (Riv-Capital)

Flessibilità e dinamismo sono gli ingredienti fondamentali di un nuovo player che si affaccia sulla scena degli investimenti. Una società con sede legale in Lussemburgo e Dubai, nata per l'iniziativa di 6 fondatori e partner italiani e guidati dal CEO Roberto Rivera, professionista esperto e conosciuto nel settore, con un passato in Dresdner, Banca Imi, Lehman Brothers e Nomura. Si chiama Riv-Capital (dove Riv, oltre a essere le iniziali di Rivera è l’acronimo di Return, Investments e Value). Già a partire dal suo ordinamento societario punta a essere una realtà innovativa: propone un modello di partecipazione in cui ogni investitore diventa azionista beneficiando di dividendi su base trimestrale, configurandosi perciò come un Club Deal. “Non siano un fondo, abbiamo scelto di fondare una company in cui ogni socio è azionista per essere più dinamici flessibili, e perché no? Anche fantasiosi nelle nostre scelte di investimento”, ha spiegato Rivera durante la presentazione ufficiale del progetto avvenuta in settimana a Milano. “Ci ispiriamo al modello aziendale della Berkshire Hathaway di Warren Buffet: un'impresa nata per estrarre valore da una collezione di business i cui investimenti siano di successo, ma anche diversificati, granulari e decorrelati dall'andamento direzionale dei mercati. I meccanismi remunerativi sono invece molto simili a quelli già implementati da case d'investimento di nicchia e oggi molto blasonate come la Renaissance Technologies di Jim Simons”, ha detto. L’adesione alla partnership parte da un investimento minimo pari a 125 mila euro e il modello di remunerazione non prevede commissioni di gestione, ma un dividendo privilegiato pagato su modello High Watermark. “Puntiamo ad essere interlocutori di investitori professionali e sofisticati”, ha aggiunto Rivera che ha specificato: “Siamo molto attenti alla selezione sia degli investitori che delle controparti”.

Filosofia d'investimento

Innovativa è anche la filosofia d’investimento. La strategia è di lungo periodo e si basa su un algoritmo proprietario di analisi quantitativa sia statistica che fondamentale. Le decisioni di investimento danno luogo ad un portafoglio globale fondato su tre pilastri: High Yield Fixed Income/Hybrid instruments; Mutual fund/Hedge fund/Proprietary strategies; Max 3 Portafogli tematici azionari. Trasversale a questi tre pillar sono gli investimenti illiquidi, ma a reddito distribuito, in partecipazioni di non quotate e/o stake di debito privato. “La liquidità complessiva e l'accesso alla way out in caso di disinvestimento è sempre garantita dopo il primo anno di lock in”, si legge nella nota diffusa alla stampa.

Outlook di mercato

Tra i soci azionisti spicca anche il nome di Massimiliano Marzo, professore di economia dell'Università di Bologna e Ph.D. a Yale. Nel ruolo di chief economist ha il compito di delineare la view macro che guida l’asset allocation di Riv-Capital. Nonostante i timori diffusi per l’inflazione, che l'esperto lega soprattutto ai prezzi delle commodities, il mercato si trova ancora in una fase positiva: “Ormai le banche centrali hanno segnalato che non adotteranno una politica aggressiva nei confronti dell'inflazione, ciò al fine di tenere sotto controllo gli oneri finanziari del sistema economico complessivo, vista l'enorme crescita di debito, sia pubblico che privato che si è ulteriormente generato a seguito della pandemia”, ha evidenziato.

Inoltre, per Marzo la strategia delle banche centrali è anche motivata da una view sull'inflazione tutto sommato moderata: “le aspettative sul rialzo dei prezzi sono comunque sempre in relazione alla dinamica del mercato del lavoro, che ha appena cominciato un ciclo positivo, con un lag di qualche mese rispetto alla dinamica del PIL”, ha detto l’esperto. “Eventuali tensioni sui prezzi possono derivare prevalentemente dalla dinamica dei prezzi delle materie prime che, in base alla ripresa del ciclo positivo, potranno rivelare qualche tensione, specialmente sugli energetici e i metalli non preziosi”, ha aggiunto.

Per tutti questi motivi, RIV Capital è moderatamente ottimista sull'azionario per il quale, comunque, raccomanda selettività: “In particolare, riteniamo ancora l'azionario EU con prezzi molto interessanti. Quello statunitense è apparentemente caro, in realtà ancora foriero di interessanti spunti, specialmente su comparti specifici”, ha dichiarato. “Il tapering di Fed ormai è chiaro che ci sarà, ma avverrà gradualmente. BCE sposterà, come sempre rispetto agli USA, più in avanti l'inizio vero e proprio del tapering. Dalle manovre di tapering ci aspettiamo un impatto soft sul fixed income, non la tempesta che era stata paventata”.  

Cryptovalute

Chiusura di presentazione dedicata al tema delle crypto che Marzo definisce “molto interessante”. A fronte dell’enorme quantità di debito globale l’economista prevede un ruolo strategico futuro per le cryptovalute “come eventuale alternativa dell'oro in una fase di ri-ancoraggio della moneta fiduciaria”. Ma è uno scenario ancora al di là da venire: “Per il momento, rimane un'opzione di investimento anche per il grado di innovazione finanziaria strettamente connesso ad esso”, ha concluso.